La risposta della AS Reggina 1914 alla manifestazione d'interesse di Unicusano. Inevitabile un patto di riservatezza, le trattative non si fanno su Facebook

A dovere di cronaca riportiamo la risposta della AS Reggina 1914 alla PEC inviata dall'Università Niccolò Cusano in merito alla manifestazione d'interesse per il 100% del club amaranto.

Dovere di chi scrive e cerca di farlo in maniera seria di sottolineare che una trattativa di cessione di una società sportiva non è una trattativa di acquisto di un braccialetto sulla spiaggia, per cui é inevitabile farlo in maniera più seria possibile e non tramite i video sui social, del resto un imprenditore serio e bravo come Bandecchi sarà più che persuaso dal voler acquisire una società sportiva senza pulcinellate altrui su Facebook. La risposta dell'attuale società amaranto é standard tra soggetti imprenditoriali che si reputano seri.

Ecco la risposta della società amaranto tramite il legale Sbarbaro:

"Su mandato della AS Reggina 1914 SSD a r.l. e dei suoi soci, i Sig.ri Antonio Ballarino, Virgilio Minniti e Fabio Vitale, in riscontro alla Pec del 12 luglio u.s. dichiarano che i miei clienti non hanno manifestato la volontà - tantomeno la necessità - di una cessione, confermando di essere disponibili a valutare proposte che abbiano come caratteristica principale un progetto importante di crescita per la Reggina, includendone l'interesse dei tifosi e della città.

Nel momento in cui la UniCusano abbia una proposta da formulare saremo pronti a valutarla, tenendo conto che i presupposti per l'avvio di un'interlocuzione dovranno essere l'assoluta riservatezza e il contatto diretto tra le parti.

Pertanto, attendiamo che la UniCusano sia effettivamente interessata a formulare una proposta secondo le condizioni sopra descritte e, quali siano le caratteristiche di tale proposta e della connessa progettualità.

Inoltre, l'eventuale successivo accesso alla documentazione rilevante ai fini di una due diligence, potrà poi essere consentito, previo sottoscrizione di apposito accordo di riservatezza, presso i locali dove la documentazione si trova. Si precisa che anche questo scambio interlocutorio deve considerarsi soggetto a reciproco impegno di riservatezza".