LE PAGELLE DELLA REGGINA - L'interruttore è ancora su "off"

TURATI 6 – Ancora una volta subisce, come purtroppo capita ormai da un mese, due gol senza poter opporre valida resistenza

ADJAPONG 6 – Ritrova il campo dopo il disastro di Benevento, dimostrando comunque di possedere importanti doti fisiche e di rapidità, nonché evidenti margini di miglioramento

CIONEK 5 – Due indecisioni fatali bastano a determinare il risultato finale, con l’aggiunta di un giallo inutile che gli farà saltare il prossimo impegno

REGINI 5 – Si perde Coda nell’azione del vantaggio leccese, e non è sempre impeccabile in fase di disimpegno

DI CHIARA 5,5 – Sembra abbia il freno a mano tirato, mai uno strappo come nelle sue corde, ed in perenne difficoltà al cospetto di Strefezza

HETEMAJ 6 – Uno dei pochissimi che quantomeno dimostra un po’ di rabbia e grinta fino al novantesimo, una reazione ad un fallo subito gli costerà la squalifica con l’Alessandria

CRISETIG 5,5 – Parte forte soprattutto in fase di interdizione, finisce con il mollare la presa in sintonia con l’atteggiamento generale della squadra (DAL 70’ BIANCHI S.V.)

CORTINOVIS 5,5 – Ennesima occasione fallita che avrebbe potuto dare un altro senso alla contesa, per quella che assume sempre i contorni di una maledizione in zona gol (DAL 70’ TUMMINELLO S.V.)

BELLOMO 5,5 – Costretto sin dall’inizio a ripiegare in aiuto alla difesa, non riesce a fornire il consueto contributo in fase di spinta (DAL 58’ RICCI 6 – Subentrato nel peggior momento della gara, dà timidi segnali di vita impegnando il portiere di casa nell’unica vera occasione amaranto della ripresa)

RIVAS 4,5 – Non cerca la profondità, non salta l’uomo, non riesce a crossare, continuando nella sua incredibile fase di involuzione che a questo punto non può avere unicamente ragioni fisiche (DAL 73’ LIOTTI S.V.)

MONTALTO 5,5 – Lasciato troppo isolato in avanti finisce per essere sovrastato dai centrali giallorossi (DAL 58’ GALABINOV 6 – Riesce a portare maggiore peso in attacco trovando un paio di conclusioni verso la rete, seppur troppo velleitarie)

AGLIETTI 5 – L’avversario odierno era forse il peggiore da affrontare in termini di forma e caratura, tuttavia la sensazione perenne è che l’atteggiamento della squadra sia di chi si sente vittima sacrificale già prima di entrare in campo, lasciando spazio ad un Lecce che sembra liquidare la pratica quasi senza strafare, e con un tecnico che non riesce a riaccendere quell’interruttore che si è spento nell’intervallo di Reggina-Cremonese ed oggi non riesce a fare intravedere se e quando la luce potrà tornare