"Spadafora: stop allenamenti sino a fine aprile". Le misure allo studio per il calcio e lo sport

30.03.2020 11:05 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
"Spadafora: stop allenamenti sino a fine aprile". Le misure allo studio per il calcio e lo sport
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"Spadafora: stop allenamenti sino a fine aprile", si legge oggi nell'analisi di Gazzetta dello Sport

"La data del 3 maggio per far ripartire i campionati è inevitabilmente rotolata per terra. L’ennesima frontiera, l’ennesima illusione franata. Vincenzo Spadafora l’ha detto condendo il tutto con nuove frecciate polemiche verso il calcio di serie A: «Il 3 maggio è una data irrealistica».

Ma il no al 3 maggio si combina con un altro annuncio. La proposta che il ministro dello Sport annuncerà in sede governativa già nelle prossime ore: divieto di allenamenti per tutto il mese di aprile. Quindi, fine dell’eccezione che era stata riservata agli atleti di vertice nei diversi DPCM fin qui promulgati. Di fatto, lo stop agli allenamenti delle squadre è già da giorni ormai nelle cose fra l’isolamento necessario per i club che hanno giocatori positivi al coronavirus e l’impossibilità di rispettare la distanza impersonale di un metro. Questo stop però si allunga fino alla fine di aprile. E sposta inevitabilmente la tabella di marcia di una possibile riapertura del pallone. Bisogna mettere in conto almeno 15 giorni per riuscire a ripartire. Ma sembra un conto ottimistico dopo un mese e mezzo di inattività. Potrebbe pure non bastare l’abbondante sconfinamento a luglio ipotizzato da Gravina e visto con scetticismo da alcune società.

In ogni caso, le parole di Spadafora rimbalzano anche su altre discipline sportive. Per il ministro dello sport, il rinvio dell’Olimpiade di Tokyo rende superflua l’eccezione. Ma calcio a parte, in queste ore alcune federazioni sembrano perplesse su questa disposizione: se è vero che non c’è più l’Olimpiade a distanza ravvicinata, l’inattività forzata rischia di allontanare parecchio la ripartenza. Anche se in questi ultimi giorni, ormai, sono in pochi i campioni che sono riusciti ad allenarsi in un contesto così precario e drammatico.

Questa sarà una settimana importante anche sul piano delle richieste del mondo dello sport, e del calcio in particolare, al governo. Per la cassa integrazione per tutti i calciatori che guadagnano (soprattutto in serie C) fino a 50mila euro lordi, se ne parlerà comunque nel decreto «economico» e non nella trasformazione in legge del «Cura Italia».

In questi giorni, ci dovrebbe essere poi un’accelerazione per quanto riguarda l’erogazione dei 600 euro a tutti i «collaboratori sportivi», provvedimento per allenatori e istruttori delle società dilettantistiche, lavoratori che percepiscono fino a 10mila euro l’anno esentasse. Domani o dopodomani potrebbe arrivare il decreto attuativo firmato da Ministero dell’Economia e dello Sport per fissare i criteri. Toccherà poi a Sport e Salute aprire, probabilmente già alla fine della settimana, una piattaforma (a cui si accederà dal sito della società) dove confluiranno le domande. A quel punto ci sarà una rapida istruttoria per controllare i requisiti per accedere al contributo. Vincenzo Spadafora ha anche annunciato di voler destinare 400 milioni al dilettantismo sportivo. «Sono contento e ora aspettiamo concrete elargizioni», dice Cosimo Sibilia, presidente della Lnd. Che fa un pronostico brutale: «Secondo una stima dei nostri tecnici, potremmo perdere il 30 per cento delle società iscritte ai nostri campionati»".