Repubblica: "Prigionieri delle TV, con Sky é guerra aperta"

28.05.2020 18:20 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Repubblica: "Prigionieri delle TV, con Sky é guerra aperta"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Prigionieri delle TV, con Sky é guerra aperta", si legge nella rubrica Spy Calcio di Repubblica.

Il tema é quello dei diritti TV, che di fatto sostiene, più o meno, tutto il sistema calcio italiano:

"Ricavi serie A (dati 2018-2019): totale 2 miliardi,722 milioni. Così suddivisi: diritti tv 1 miliardo 442 milioni, botteghini 284 milioni, commerciale 647 milioni, altro 349 milioni. Il calcio italiano è, e sarà sempre di più, schiavo delle televisioni. Anche perché mancheranno (e chissà per quanto tempo) i ricavi dei biglietti, visto che gli stadi saranno a porte chiuse, e anche il commerciale (sponsor, merchandising, eccetera) potrebbe avere un calo intorno al 24-30 per cento. I soldi delle tv, quindi, saranno sempre più indispensabili per tenere in piedi il Circo del pallone. Eppure i "falchi" della serie A hanno preferito fare causa a Sky, un decreto ingiuntivo depositato ieri sera al tribunale civile di Milano. Fra i "falchi" ci sono Lotito, De Laurentiis, Preziosi, il "viperetta" Ferrero. Il motivo della causa? Sky non ha versato l'ultima rata di questa stagione (130 milioni più Iva) e ha osato chiedere lo sconto (dai 100 ai 150 milioni) da "spalmare" anche sulla prossima annata visto lo stop del calcio di tre mesi e considerando che la pay tv ha pagato più di quanto si è giocato sino a questo momento. Una proposta che, ad esempio, è stata accettata in Germania dove le tv hanno trovato un accordo con la Lega aiutando la ripartenza del calcio. Le "colombe" della Lega- fra queste l'ad De Siervo, la Juve, il Milan, il Sassuolo- hanno trattato sino all'ultimo e avrebbero aspettato almeno di avere garanzie sulla ripresa di questa stagione. Niente da fare. Si va in tribunale. Così hanno deciso alcuni club e anche le banche, visto che diverse società si erano già fatti anticipare i soldi dell'ultimo bimestre dagli istituti bancari. Quindi, Lega-banche contro Sky.

I tempi non dovrebbero essere brevi, visto che i tribunali stanno riaprendo con fatica. I club adesso aspettano di vedere che fanno Dazn (che comunque ha posto molte condizioni) e Img (diritti esteri): devono circa 100 milioni e hanno chiesto la dilazione dell'ultima rata. Le due emittenti hanno presentato un piano di pagamenti a rate: sarà discusso domani, venerdì, in assemblea e se non verrà accettato la Lega farà un decreto ingiuntivo anche nei confronti di Dazn e Img. Ma è con Sky, il principale pagatore (sinora), che è guerra aperta: la pay tv ha investito sette miliardi nello sport italiano. Il prossimo anno il contratto è uguale a quello di quest'anno, 1400 milioni in tutto.

Il problema semmai potrebbe arrivare più avanti: era pronto il bando d'asta per i diritti tv dal 2021 al 2024. Dal Pino si era mosso in giro per il mondo per trovare nuovi competitors, fra cui Amazon. Tutto bloccato dalla pandemia. La Lega aveva trattato in passato con Mediapro (che potrebbe rifarsi sotto) ma c'è anche l'ipotesi che il fondo d'investimenti inglese Cvc possa offrire due miliardi per entrare nella Lega e gestire i diritti tv per dieci anni. Materia complessa che muove delicati euqilibri di legge. Ma il futuro del calcio, più che mai, ruota intorno ai soldi dei broadcasters. Per questo, conviene farsi la guerra?