Assocalciatori: "I calciatori faranno la propria parte, ma servono tutele per categorie più in difficoltà"

31.03.2020 09:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Assocalciatori: "I calciatori faranno la propria parte, ma servono tutele per categorie più in difficoltà"
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Nota stampa dell'Assocalciatori in merito alla riunione del Direttivo che si è svolto nella giornata di ieri. L'associazione fa sapere che nel caso di stop definitivo ai campionati, i calciatori sono pronti a fare la propria parte, ma vano studiate nuove forme di solidarietà "mutualistica" all'interno del movimento, sopratutto per tutelare le categorie più a rischio.

Ecco il comunicato AIC:

Nella giornata di oggi si è tenuta la settimanale riunione del Direttivo dell'AIC e, di seguito, con i rappresentanti e capitani di Serie A. Il momento è delicato e le recenti dichiarazioni del Ministro Spadafora lasciano presumere ancora qualche settimana di chiusura attività. In quest’ottica, e alla luce dell’accordo tra i calciatori della Juventus e la società, si è discusso della conclusione giocata dei campionati e delle eventuali tempistiche.

Dalla Serie A ai Dilettanti l'auspicio è quello di, avendone le condizioni di sicurezza, poter portare a termine la stagione, fosse anche superando la data del 30 giugno. Le condizioni di ripresa dell’attività dovranno avvenire in condizioni di approfondito controllo medico e rispettando tutte le indicazioni che verranno fornite dai medici e dalla FMSI.

Nella purtroppo malaugurata ipotesi di chiusura anticipata della stagione lo scenario ci vedrà senz’altro partecipi della situazione e per questo i calciatori sanno di dover svolgere la loro parte. In questo senso è stata evidenziata come nelle diverse categorie siano diverse le esigenze ma si è stati tutti concordi nell’obiettivo di tutelare le posizioni delle categorie più in difficoltà. Il mondo dilettante, il calcio femminile e i redditi più bassi delle categorie professionistiche dovranno essere tutelati, anche attraverso il ricorso a risorse interne al mondo del calcio e aiuti che dovessero venire dal sistema mutualistico generale.

La costituzione di un fondo assistenziale destinato al sostentamento di queste situazioni di precarietà dovrà coinvolgere tutte le parti in causa. I calciatori sono già sintonizzati su questo ma ad oggi non si è avuto ancora contezza di quale sia la parte che vorranno e dovranno fare le altre componenti del movimento. 

FIGC, Leghe, organizzazioni internazionali, quale sarà il loro apporto a questo scopo? Sarà uno degli argomenti sui tavoli di discussione che si stanno portando avanti ormai da qualche settimana e che dovranno avere come primo obbiettivo fare squadra, ognuno per la sua parte.