FACT CHECKING sulla REGGINA, il MARCHIO: la LFA (o chiunque altro) poteva solo aspettare. La VERIFICA dei FATTI di dicembre 23 e gennaio 24
Per un'annata sportiva intera si è cercato di ammorbare una piazza con le solite filastrocche "vogliamo il marchio", "vogliamo l'identità", una vicenda che ha incredibilmente superato i fatti di campo. Detto ciò, se il tifoso può anche essere giustificato nel rimpiangere determinati simboli che hanno accompagnato negli anni gloriosi della A e non solo, cosa diversa per chi vuole o deve informare, che spesso e volentieri, deve aderire non alle proprie convinzioni personali ma semplicemente ai fatti e sopratutto analizzare le cose in base ai regolamenti che determinato la vita civile.
In data 5 dicembre 2023 e 21 gennaio 2024, nell'ambito della nostra rubrica FACT CHECHING (vale a dire la "VERIFICA DEI FATTI" nel tentativo di spazzare via la disinformazione militante che usa determinati argomenti a proprio uso e consumo), in base alle norme di cui sopra, vi abbiamo sottolineato che era assolutamente inutile reclamare di marchi quando ancora era civilisticamente in vita la Reggina 1914 srl.
Una verifica dei FATTI che possiamo considerare come veritiera perché solo da ieri pomeriggio, quando la curatela fallimentare della Reggina 1914 srl ha annunciato il termine entro il quale presentare le offerte per i marchi Reggina Calcio e altri suppellettili del fu store fisico del club sito sul Corso Garibaldi, si può concretamente parlare di acquisto del MARCHIO.
Quanto mai antipatico dover sottolineare le inesattezze e la disonestà intellettuale di certa stampa, però i nostri Padroni, i lettori, vanno sempre e comunque rispettati senza instillare teorie strampalate o da "terrapiattismo" delle norme sportive-civilistiche.
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