Reggina, in meno di 365 giorni tutto potrebbe tornare al proprio posto. In attesa di lasciare la D

27.05.2024 10:55 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Reggina, in meno di 365 giorni tutto potrebbe tornare al proprio posto. In attesa di lasciare la D
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© foto di Andrea Rosito

Era il 20 giugno 2023 quando la Reggina 1914 entrava nella fase finale del disastro perpetrato prima dalla gestione Gallo e poi da quella Saladini, un delitto perfetto (e da molti risvolti ancora oscuri) e da almeno 30 milioni di euro di debiti. Hanno perso soldi non solo lo Stato, ma anche commercianti reggini, albergatori e ristoratori sparsi in tutta Italia e sopratutto una Città intera ha perso il suo baluardo di passione e appartenenza. Una "malaviruta" epocale (permetteteci il termine in dialetto), capace di far nauseare anche il tifoso più fedele.

Dall'11 settembre 2023, data in cui è stato assegnato il titolo sportivo a La Fenice Amaranto ASD (nome oggettivamente rivedibile), una sparuta minoranza quanto mai scalmanata e rumorosa ha iniziato a martellare con questioni risolvibili solo nei tempi scadenzati da fatti esterni, in primis la liquidazione giudiziale della Reggina 1914 srl, sorta a sua volta nel 2015 dalle rovine della fu Reggina Calcio spa di Foti. Storia, identità e tradizione le principali richieste del gruppo Ultras che comunque ha seguito l'erede della Reggina in qualsiasi stadio del girone I della serie D. 

Dopo meno di un anno, non ci fossero le evidenti manovre di disturbo e di destabilizzazione, le cose "rischiano" di andare tutte al proprio posto. La LFA Reggio Calabria potrebbe aggiudicarsi il marchio, la LFA Reggio Calabria (tramite ATI, nd) è stata l'unica società a presentarsi alla manifestazione d'interesse per il Centro Sportivo Sant'Agata, presentando un piano di riqualificazione per un Centro senza un campo degno di tale nome e ha più chance di qualsiasi altro soggetto di assicurarsi la gestione dell'impianto e la società ha sempre sottolineato la sua volontà di vincere la serie D, ergo di investire ulteriori somme sulla parte sportiva. Inoltre, non da meno, a breve andrebbe anche a segno il cambio di denominazione e il ritorno del tanto amato nome Reggina. L'anormalità della situazione impone però di aspettare e capire il soggetto che si aggiudicherà i beni materiali della Reggina 1914 srl.

Insomma, ci sono i fatti e poi ci sono le chiacchiere, questi ultimi evidentemente caratterizzanti da cercatori di voti, da sostenitori o odiatori di questo e quello, da pappagalli da tastiera e personaggi in cerca di uno spiffero di luce. Beninteso, una volta riunito tutto alla Reggina (marchio, Centro Sportivo e nome), non è detto che debbano essere Ballarino e Minniti a gestire la rinascita del calcio a Reggio, ma senza avventurarsi in complicate arrampicate per fare il dispetto alla società che per la FIGC rappresenta la nuova Reggina, basterà bussare alla loro porta e dimostrare il proprio interesse e la propria solidità economica: del resto, dal sindaco ad altri "ieu sacciu", ci avete confessato che gli interessati non mancano, per cui...