il Picerno chiede chiarimenti alla Lega Pro sulle disposizioni in materia di prevenzione COVID-19: la nota del club

06.03.2020 20:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
il Picerno chiede chiarimenti alla Lega Pro sulle disposizioni in materia di prevenzione COVID-19: la nota del club
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Dopo le disposizioni del Governo per la tutela della salute pubblica e prevenzione del contagio da Covid-19, tra i club si sono aperti alcuni quesiti in merito alla prevenzione e alle misure da attuare.

Tramite una nota stampa, il Picerno ha reso noto di aver chiesto lumi alla Lega Pro in merito alla questione dei controlli da effettuare prima e dopo le partite:

In merito al DPCM del 4 marzo 2020 (art. 3, lett. C), la Società AZ Picerno Srl, con l’obiettivo di applicare al meglio le regole e rispettare il DPCM, tramite l’amministratore Enzo Mitro ed il legale avv. Luis Vizzino, hanno chiesto al presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, alcuni chiarimenti. Nel dettaglio, per quanto riguarda l’art. 3 in questione, la Società ha chiesto le seguenti delucidazioni:

Per “associazioni sportive e società sportive tenute ad effettuare i controlli” sono da intendersi le associazioni, società ospitanti la gara o, viceversa, viene richiesto ad entrambe le società partecipanti alla manifestazione di effettuare rispettivamente i controlli nei confronti “ dei propri atleti, dirigenti e accompagnatori”?

Ai sensi dell’art 3 del suindicato Dpcm,i controlli dovrebbero essere idonei a contenere il rischio di diffusione del Virus COVID 19. All’uopo, considerata la grande difficoltà, così come dimostrata su tutto il territorio Nazionale in questi giorni, di poter escludere o meno la presenza della malattia  in poco tempo, quali sono concretamente i controlli da dover effettuare? La sola  rilevazione di una aumentata temperatura corporea sarebbe già di per sé causa di esclusione dalla gara per l’atleta?

Quali sono le responsabilità e le relative sanzioni previste a carico delle società inadempienti?

Immediata ed esaustiva è stata la risposta della Lega Pro, attraverso il segretario Emanuele Paolucci. Nel dettaglio, queste le risposte punto su punto:

Per associazioni sportive e società sportive tenute a fare i controlli, si intendono entrambi i club partecipanti alle manifestazioni sportive e, quindi, sia la società ospitante che ospitata. E’ altresì evidente come sia richiesta una maggior collaborazione e disponibilità alla società di casa in qualità di organizzatrice dell’evento;

Per controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del Virus COVID 19, è opportuno far riferimento alle misure igienico-sanitarie previste nell’Allegato 1 del predetto DPCM, nonché a quelle disposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e suggerite dalla Azienda Sanitaria Locale;

Relativamente alle possibili responsabilità e sanzioni previste a carico delle società, con riferimento esclusivo al paragrafo da Voi evidenziato, non ci risulta che ad oggi siano state previste particolari misure sanzionatorie.

L'ARTICOLO DEL DPCM DEL 4 MARZO - Ecco il testo dell'articolo 1, lettera c) che richiede alle società particolari misure di prevenzione:

c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all'allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.