Le novità regolamentari prevista dall'IFAB: più VAR e versione light per i tornei "meno ricchi"

10.04.2020 14:45 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
Le novità regolamentari prevista dall'IFAB: più VAR e versione light per i tornei "meno ricchi"
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

L'IFAB ha deciso per alcune modifiche al regolamento del gioco del calcio, la VAR ha sparigliato molte "certezze" di giocatori, arbitri e tifos, su Gaz.Sport si legge un approfondimento di quelle che sono le idee del board per non falsare le gare e i tornei

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PIU' VAR:

L’ultimo Board ha introdotto raccomandazioni che hanno un destinatario implicito ma ben preciso: la Premier. Qui di fatto l’arbitro non va mai al video, lasciando che a decidere sia il Var. Problema 1: si perde la centralità del suo ruolo. Problema 2: la Premier è il torneo più visto nel mondo e quindi “fa” tendenza (sbagliata). L’invito, per gli arbitri, è andare sempre al video in situazioni interpretabili soggettivamente (fallo da contrasto, mani, interferenza sul fuorigioco...), mentre nei casi oggettivi (linea del fuorigioco, fallo dentro o fuori area di rigore...) è sufficiente il controllo del Var. Ma l’arbitro può ricorrere lo stesso al video per dare autorevolezza alla decisione o se si tratta di una scelta cruciale nel finale. Per l’Italia, dove l’arbitro nella stragrande maggioranza dei casi va a video, non cambierà niente.

VAR LIGHT:

Presto, su richiesta del presidente Fifa Gianni Infantino, per estendere l’uso della Var se ne favorirà una versione “light”. Una Var meno dettagliata, da usare in tornei con meno disponibilità economica, meno telecamere. Meglio poco che niente.

UNA SOSTITUZIONE IN PIU'?

Infine, gli incidenti alla testa. Pericolosissimi e sempre più frequenti. Il fatto è che gli allenatori farebbero di tutto per recuperare i loro giocatori dopo l’infortunio, mentre il Board vorrebbe che non rientrassero più. È allo studio la possibilità, in questi casi, di un cambio supplementare. Doveva essere sperimentato in estate all’Olimpiade, ora si cercherà un’alternativa.