CALCIO MALATO - Preziosi telefona al designatore "per interferire sulle designazioni arbitrali", il TFN commina un'ammenda: dieci anni fa invece...

Ricordate Calciopoli? Ricordate che tra le squadre punite c'era anche la Reggina, segnalata e coinvolta nel presunto scandalo nel 2006, perché il suo allora presidente "intratteneva telefonate con i designatori arbitrali".

Proprio in questi giorni, il Tribunale Federale Nazionale ha discusso il deferimento a carico di Enrico Preziosi, patron e presidente del Genoa. In particolare, Preziosi ha telefonato al designatore arbitrale Messina, dopo la gara tra il Carpi e la sia squadra, del 16 aprile scorso "ritenendo non soddisfacente la direzione arbitrale", ma sopratutto per, si legge testualmente nel dispositivo FIGC " interferire sulle future designazioni arbitrali di competenza del detto Commissario".

Deferimento del "Il Sig. Preziosi Enrico, Presidente pro tempore della Società Genoa CFC Spa poiché, in violazione dell’art.1 bis, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, tentava, prendendo spunto dalla direzione di gara, ritenuta non soddisfacente, della partita Carpi – Genoa del 16-4-2016, di colloquiare con il Commissario CAN A Sig. Domenico Messina effettuando, in data 17-4-2016, una telefonata sull’utenza Federale a disposizione di quest’ultimo ed inviando, successivamente, sulla medesima utenza un sms, il tutto al fine di interferire sulle future designazioni arbitrali di competenza del detto Commissario;".

In tempi di Calciopoli e dei famosi titoloni di qualche giornale compiacente con l'allora establishment federale, sarebbe bastato questo per mettere alla sbarra società e dirigenti, con penalizzazioni, retrocessioni e quant'altro. Dieci anni dopo, la vicenda si è conclusa con una semplice ammenda al sodalizio genoano e al suo patron:

ammenda € 10.000,00 (Euro diecimila/00) nei confronti del Sig. Enrico Preziosi;

- ammenda di € 14.000,00 (Euro quattordicimila/00) nei confronti della Società Genoa CFC Spa 

Null'altro da aggiungere...