PARLANDO CON GLI AMICI SOCI ,ABBIAMO APPRESO CHE...

02.05.2017 23:40 di  Franco Cleopadre   vedi letture
PARLANDO CON GLI AMICI SOCI ,ABBIAMO APPRESO CHE...
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

 

Dopo  momenti alterni , finalmente il tifo amaranto gioisce. I “riggitani” tutti, assieme alla società, esultano per la salvezza matematica conseguita. La società che ha  fortemente voluto che  il calcio continuasse a Reggio Calabria, è felice per aver raggiunto l’obiettivo principale che si era dato nel mese di Agosto: SALVEZZA DIRETTA SENZA PASSARE PER I PLAY OUT. Altri  obiettivi possibili erano : ritorno tra i professionisti, conti in regola con la CO.VI.SOC. , utilizzo delle strutture del Sant’Agata, valorizzazione di giovani .E questi,ulteriori, obiettivi sono stati tutti conseguiti ,con esclusione di un consistente numero di abbonamenti per aiutare la società ad allestire una formazione competitiva.

 

Parlando con gli amici  soci, abbiamo appreso dei momenti di scoramento che non sono mancati, specie quando la squadra non ne azzeccava una, e in molti chiedevano la testa di Zeman. Alla  fine del girone d’andata con 15 punti occupavamo il penultimo posto in classifica, assieme a Catanzaro e Vibonese. Merito di questa Società,  aver avuto fiducia  nel  DG Gabriele Martino e Martino in Zeman che amici di Venezia ci avevano detto che quando l’anno scorso si è recato a Venezia,con la sua squadra dilettanti,l’Abano, ha fatto soffrire i veneziani futuri dominatori del torneo. Merito dell’allenatore amaranto è stato l’aver accolto la spinta anche della stampa, di cambiare modulo di gioco e dalla 27 giornata ( partita con la Juve Stabia ,terminata 3-3) passare dal 4-3-3  al 3-5-2 in fase offensiva ,e al 5-3-2 in fase difensiva.

 Conquiste di Gabriele Martino sono state l’aver diretto la campagna acquisti estiva in circa 20 giorni ,azzeccando anche  i rafforzamenti invernali con De Vito e Leonetti che hanno dato un po’ di respiro alla difesa e a Coralli .

 

Ad Andria i circa 100 tifosi che hanno seguito la squadra hanno tirato un sospiro di sollievo quando l’ottimo Sig. Perotti di Legnano,  che aveva arbitrato a Reggio con il Catania (1-1-),  ha emesso il triplice fischio di chiusura anche se al 90’, le speranze di fede amaranto erano state infrante, per via del calcio di rigore concesso, per atterramento in area di Croce ad opera di De Vito e realizzato da Berardino. Ma si usa dire che Dio affligge e non abbandona. ll tempo di mettere la palla al centro che dalle retrovie amaranto parte un’azione che si sviluppa sul fronte offensivo sinistro e da qui, un allungo a mezza altezza per Bianchimano, che si avventa  in area e viene atterrato da Aya. Rigore ! Si presenta dagli undici metri Kosnic che dopo una  corsetta a piccoli passi, insacca con un tiro potente e imprendibile per Cilli. Esulta il tifo calabrese, anche perché  la porta dove è stato realizzato il rigore da Kosnic è dalla sua parte ,a cui fa eco… profonda amarezza del tifo biancazzurro andriese visto che i pugliesi aspirano a partecipare ai play off.

 

Non rimangono che i festeggiamenti nello spogliatoio e si brinda con… acqua…, compresi i gavettoni per il Presidente  e il figlio Giuseppe . Non ce la sentiamo di mettere sul podio nessuno dei calciatori, perché tutti i ragazzi meriterebbero il primo posto, specie per l’attaccamento alla maglia, che hanno dimostrato .In tema di ringraziamenti un grazie da parte del Presidente alla dirigenza pugliese per l’accoglienza  in termini  di calore e generosità. I festeggiamenti ,di certo, continueranno domenica prossima, con qualunque risultato.Peccato che noi non possiamo essere presenti trovandoci fuori. Proponiamo alla società di organizzare uno spettacolino per il dopo partita ,con ingresso gratuito per le donne , per far partecipare quanta più gente possibile al saluto finale verso la squadra.  Nostri graditi ospiti di oggi sono gli amici, Francesco Praticò che fa parte del gruppo che segue sempre la Reggina in trasferta , Tommaso Buffon reggino ,residente a Roma, che segue la Reggina in trasferta ,quando possibile, che ci invia la  storiella  che con piacere pubblichiamo,e Lorenzo Salvatore Cucinotta, cagliaritano di nascita ,ma da  padre reggino e madre crotonese ,che ovviamente tifa Cagliari e Reggina

 

 

FRANCESCO PRATICO’ : É stata una salvezza combattuta e soprattutto voluta in primis ,dalla Societá che fa enormi sacrifici economici da due anni .Anche la squadra tra alti e bassi, ha imparato a trasmettere in campo la voglia e la forza alla tifoseria che l'ha sempre accompagnata sia in casa che fuori. La salvezza è pure di Zeman che é stato in grado di migliorarsi e mettere da parte il suo credo calcistico, modificando  il modulo di gioco e adattandolo ai giocatori che aveva a disposizione. Grandi meriti anche al Direttore Martino che in pochi giorni e con pochi soldi ha costruito una squadra formata da elementi validi e di prospettiva...E’ la salvezza di un ambiente, che compatto sa fare ancora la differenza. Adesso l'auspicio é che si possa iniziare a programmare il futuro nel migliore dei modi, magari con nuova linfa economica che arriva dall'esterno ,per aiutare la Dirigenza ad alzare il livello pian piano. La speranza é che con ulteriori fatti possano ricucirsi screzi con parte della critica giornalistica per saldare ancora di piú un legame con la cittá per tornare a riempire lo stadio come si é fatto in passato.

TOMMASO BUFFON  :Sono un papà a 52 anni di 3 donne ventenni . Sono stato un "secchione" da bambino, perché la strada faceva paura in famiglia ...e a vent'anni sono scappato da Reggio .Oggi con quel benedetto bandierone AMARANTO,  da Roma vado su e giù X l'Italia ogni domenica, ora che i miei  genitori non ci sono più. Ogni qual volta nelle “curve”  d'Italia , i ragazzini, mi chiedono di sbandierare, sostengo le loro braccia e ammiro la loro grinta vitale  ....Domenica scorsa, ad Andria, un levacori amaranto mi dice "non sbandierare , manchi di rispetto ai fratelli diffidati ! "Non sapevo più che cazzo fare ....dispiaciuto. Mi stacco dal gruppo.... e pur di continuare a sbandierare , scendo dalla curva , nel parterre, guardando solo dalle vetrate

Si avvicina GIUSEPPE, e con molta dolcezza mi chiede : Signore posso provare a sbandierare ? Ci mette tutta la forza (asta da 3 mt, spessore 33 mm.) e ci riesce ....Gli chiedo "sei un amaranto da Milano ?""Sono Giuseppe , gemellato da Bari, sennò che venivo qua!”( mi risponde deciso e sicuro di se )

Dopo un po' , GIUSEPPE mi rida' la bandiera, comincia a battere sulle vetrate continuamente e fischiare allo steward - che sorride da dentro il campo - (pretende un pallone dai raccattapalle X giocarci con altri 3 ragazzini)... e insomma, tanto ha intignato, che il destino ha voluto che a fine partita, nella folla di amaranto festanti, con i giocatori sotto la curva , e' proprio GIUSEPPE che afferra la palla lanciata  dai giocatori della Reggina, al cielo verso i propri sostenitori. E subito GIUSEPPE l’ abbraccia, se l’ accovaccia nella pancia , e dai gradini si fionda nel "parterre" della curva a giocarci con gli altri 3 ragazzini, figli di TIFOSI . ALLA FINE, li vedo ballare tutti e 4, i 2 più robusti portare sulle spalle a cavacecio i 2 più leggeri, VOLTEGGIANDO  come trampolieri, spassandosela come una ballata gitana, come l’ AFFRUNTATA nelle nostre feste del SUD

LORENZO SALVATORE CUCINOTTA :Mentre io seguivo alla TV Cagliari-Pescara,papà al computer seguiva la Reggina.Tutto era filato tranquillo quando Papà salta con un’imprecazione dalla sedia gridando: “Questa proprio non ci voleva”. Si trattava del rigore che condannava forse la Reggina ,ai play out.Ma dopo qualche istante urlava ancora “ Ci voleva,ci voleva,bravo l’arbitro che ha decretato il rigore pro-Reggina”.Urla di gioia quando il reggino incaricato del tiro,realizza il penality. Finalmente a Reggio  ci si nutre di pane ed entusiasmo e sono fiducioso che sulle ali della passione  e con la mente libera di preoccupazioni la squadra non alzerà bandiera bianca domenica alle 17,30 contro la Paganese. Gran merito del successo ottenuto è da ascrivere alla società che ha avuto fiducia in Karel Zeman, che non se lo deve fare sfuggire per il prossimo anno, che ha lo stesso stile del Presidente Praticò: poche parole e tanti fatti