La Sampdoria aspetta anche Al Khelaifi, Bellinazzo: "Ecco la nuova politica sportiva dei qatarioti"

03.06.2023 18:05 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
La Sampdoria aspetta anche Al Khelaifi, Bellinazzo: "Ecco la nuova politica sportiva dei qatarioti"
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La Sampdoria è vicina a voltare definitivamente pagina con l'acquisto del club da parte di Aser Holding e Gestio Capital, rappresentate da Manfredi e Radrizzani. Successivamente si potrebbe concretizzare l'ingresso nel club del Qatar Sports Investment, vale a dire la medesima proprietà del PSG, che fa capo a Nasser Al Khelaifi.

Su Il Secolo XIX, Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha parlato dell'approdo nel calcio italiano dei qatarioti: "Sinora non aveva seguito la strada del City Group di Mansour, sceicco degli Emirati Arabi, della multiproprietà. A parte il Psg, aveva solo i belgi dell’Eupen, preso non dal Qsi ma da Aspire Foundation creata per formare giovani talenti per il Mondiale 2022. E poi c’era il Malaga, investimento di un singolo Al Thani. Negli ultimi mesi è mutata la strategia con l’ingresso nel Braga, in Portogallo con il 22%, una quota minoritaria e c’è un motivo: due club con lo stesso socio di maggioranza non possono partecipare alla stessa coppa europea. Per questa ragione si è frenato l’investimento nel Manchester United: si era interessato un membro della famiglia Al Thani, non il Qsi, ma avrebbe preso la maggioranza e si sarebbe proposto il problema della riconducibilità, seppur indiretta, alla stessa proprietà. Si guarda anche extra-Europa, al Santos: in Brasile due anni fa una riforma di Bolsonaro ha aperto agli investitori stranieri nel calcio".

Il post-Mondiale non ha frenato le strategie del Qatar e non solo: "E’ una nuova fase nella colonizzazione del calcio europeo. Da un lato c’è la concorrenza tra Paesi arabi e Stati Uniti che hanno 60 club in Europa. Dall’altro c’è il derby interno ai Paesi del Golfo. L’Arabia Saudita ha preso il Newcastle, ha già qualche altro club e in patria dopo Ronaldo si punta a Messi. Gli emirati Arabi hanno il City Group. Lo sbarco in Europa per questi Paesi ha due obiettivi: formare talenti sfruttando le strategie interne alla holding calcistica e usare il calcio come passpartout per entrare in contatto con economia e politica di stati esteri, è la soft power, uno strumento di politica estera. Il primo caso fu Abramovich al Chelsea. Poi lo hanno fatto i cinesi, gli americani e ora gli arabi. Al Khelaifi, numero uno del Psg e braccio destro dell’emiro Al Thani, dopo il caso-Superlega è diventato presidente dell’Eca, è uno dei governatori del calcio europeo. Il football è un asset fondamentale per rinnovare l’immagine di questi Paesi nel mondo".

Conclude Bellinazzo:  "Il City Group ha preso il Palermo e il Qatar può rispondere con la Samp. Avevano valutato altri club ma la relazione personale tra Radrizzani e Al Khelaifi, può dare la spinta decisiva per un ingresso nel club come nel Braga. Sarebbe il primo approdo nel nostro calcio, un fatto significativo seppur mitigato dalla presenza di investitori italiani anche se con profilo internazionale. E sarebbe una buona notizia per i tifosi sampdoriani, una garanzia di solidità: si volta pagina in maniera radicale".