REGGINA-JUVE STABIA 0-0 - Una traversa che grida vendetta, la Reggina mostra artigli e polmoni

15.02.2015 14:27 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
REGGINA-JUVE STABIA 0-0 - Una traversa che grida vendetta, la Reggina mostra artigli e polmoni
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Reti inviolate al "Granillo" tra Reggina e Juve Stabia. Gli amaranto, ai punti, avrebbero meritato forse qualcosa in più ma la formazione calabrese dimostra di essere in un ottimo stato di forma collezionando un altro risultato positivo di questo 2015.


SCELTE INIZIALI - Il tecnico Roberto Alberti, dopo la buona prova di Barletta, ha deciso di riconfermare quasi in ogni sua componente la formazione proposta domenica scorsa al "Putilli", grazie anche al recupero di Salvatore Aronica, in forte dubbio alla vigilia del match con la Juve Stabia. L'unica variante proposta, difatti, è stato l'inserimento di Pietro Balistreri dal 1' in luogo di Adriano Louzada, con Zibert confermato in cabina di regia e Di Lorenzo preferito ad Ungaro sull'out destro. Dall'altra parte, invece, Pippo Pancaro ha schierato la sua Juve Stabia con quello diventato ormai "modulo" classico per la squadra campana: il 4-3-3 con Pisseri tra i pali e gli ex Contessa e Bombagi rispettivamente nei ruoli di propria competenza. L'unica sorpresa, tra le fila delle Vespe, è stato l'inserimento di La Camera in cabina di regia, preferito al reggino Caserta.


PRIMO TEMPO - La prima frazione di gioco ha visto i calabresi tenere in pieno controllo ritmo e possesso del match. La Reggina, difatti, fin dalle prime battute ha provato a schiacciare la Juve Stabia, colpevole di esser entrata sul terreno di gioco fin troppo spenta. Poche, però, le occasioni da gol per gli amaranto in una partita i cui i temi più interessanti si sono sviscerati nel cuore della mediana. Pisseri, portiere della Juve Stabia, al 20' ha rischiato di subire il gol del vantaggio su una bella azione dialogata tra Armellino e Gallozzi. Quest'ultimo, con un traversone dalla destra, ha pescato l'attaccante Masini che, però, ha peccato di precisione da buona posizione. Qualche minuto più tardi, sempre l'ex centravanti del Catanzaro, ha protestato - come tutta la formazione amaranto - per un mancato calcio di rigore su tocco di braccio da parte di Migliorini. Per Lacagnina, direttore di gara, non ci sono stati gli estremi per il calcio di rigore facendo esplodere la rabbia di Bruno Cirillo (ammonito, ndr.) mentre, qualche minuto più tardi, è toccato a Marco Armellino finire sul taccuino del direttore di gara. Un giallo, questo, pesante in virtù del derby di Calabria poiché, il capitano amaranto, era in lista diffidati e salterà così la sfida del "San Vito" contro il Cosenza.


SECONDO TEMPO - Nel corso della ripresa la musica cambia e la Juve Stabia prova a dire la sua schiacciando la Reggina nella propria metacampo. Le vespe, però, fattivamente non si sono mai resi pericolosi dalle parti di Belardi e Pancaro prova ad attingere dalla panchina cambiando un po' gli uomini. Quando entra Ripa, obiettivo di mercato invernale per la Reggina, la difesa calabrese rischia di abbassarsi un po' troppo. Le idee di Alberti, comunque, vengono rese vane dall'infortunio occorso a Belardi, rilevato da Kovacsik. Il portiere ungherese, nei venti minuti disputati, ha creato pericoli sostanziali alle coronarie dei tifosi calabresi con delle uscite alquanto avventurose. La Reggina, nell'ultimo quarto d'ora, ha provato a cambiare modulo passando a un gioco di rimessa: Gallozzi, uno dei migliori e visibilmente provato, ha lasciato spazio a Ungaro con il passaggio al 5-3-2 e, successivamente, un ottimo Balistreri ha lasciato spazio ad Alessio Viola. Quando tutto appariva destinato alla calma piatta, la Reggina si vede servita un'occasione d'oro da Cancellotti, ingenuo nel farsi ammonire nuovamente e lasciare la Juve Stabia in dieci. Nel finale di gara, così, la Reggina ha premuto sull'acceleratore sfiorando il gol della vittoria nell'occasione più ghiotta di giornata: torre di Masini nel cuore dell'area di rigore, sforbiciata di Viola e sfera infranta sulla traversa.


COMMENTO FINALE - La Reggina, così come affermato più volte da Alberti nelle ultime settimane, sta crescendo con risultati e tenuta atltetica. Quest'ultima, di certo, non è ancora al meglio ed è qui che nasce un primo tempo ottimo e una ripresa sottotono. Nel finale si sarebbe potuto far qualcosa in più ma la storia dice che oggi, al Granillo, andava di scena la terza forza del campionato e impantanarla sul pareggio non era semplice per una squadra terzultima in graduatoria.