MATERA-REGGINA 1-0 - Un lampo di Albadoro stende una sterile Reggina

11.10.2014 22:04 di  Antonio Paviglianiti  Twitter:    vedi letture
MATERA-REGGINA 1-0 - Un lampo di Albadoro stende una sterile Reggina
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© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

La Reggina non riesce a sfatare il tabù di Matera dove, gli amaranto, nel corso della propria storia non hanno mai trovato la gioia dei tre punti (o due punti, ndr.). Anche nella partita odierna, i locali lucani sono stati bravi a sfruttare le occasioni avute venendo premiati in termini di cinicità.

LE FORMAZIONI - Nessuna sorpresa da parte dei due tecnici: scendono sul terreno di gioco i ventidue calciatori pronosticati alla vigilia. Cozza dà fiducia alla squadra vittoriosa nel derby con il Cosenza rinunciando, dal primo minuto, al doppio regista. Dall'altra parte Gaetano Auteri lascia in panchina gente del calibro di Cuffa e Mazzarani presentando una squadra quadrata e rognosa.

IL PRIMO TEMPO - La prima frazione di gioco scivola via velocemente tra uno sbadiglio e qualche spiraglio di sussulto. Partono forte i padroni di casa, bravi a farsi trovare pericolosi dalle parti di Kovacsik al 4' quando, sfruttando una defaillance difensiva, rischiano di passare in vantaggio; tempestiva la chiusura di Karagounis a mettere una pezza. La Reggina prova a pungere con il consueto gioco, ritornando al palleggio sterile che non consente ai calabresi di rendersi pericolosi dalle parti di Baiocco. Quest'ultimo, intorno alla mezz'ora, si è conquistato la "pagnotta" spendendo in corner un bellissimo tiro di punta realizzato da Marco Armellino. Qualche secondo prima, invece, era stata la Reggina a rischiare di passare in svantaggio: su cross di Gotti è stato bravo Guerra ad anticipare il diretto avversario colpendo la sfera di testa ma calibrandola male. Solo la traversa, difatti, gli ha negato la gioia del gol.

IL SECONDO TEMPO - La ripresa inizia nuovamente con gli stessi ventidue sul terreno di gioco ma il copione è sempre identico. Squadre bloccate,  più attente a non concedere la giocata all'avversario piuttosto che offendere dalle parti del portiere antagonista. Il primo ad attingere dalla panchina e Ciccio Cozza; il tecnico calabrese cambia modulo alla sua squadra passando a un più accorto 5-3-2 per contenere le folate avversarie. Dentro Maita al posto di Masini e Rizzo arretrato sulla linea dei difensori. Di Lorenzo viene dirottato sulla fascia con Ungaro al centro della difesa. La Reggina non crea occasioni dalle parti di Baiocco, il Matera fatica e Auteri inserisce Albadoro e Di Noia.

I cambi pagano dazio poco dopo: errore in fase di impostazione dei calabresi, Letizia recupera palla e serve Albadoro appena entrato. L'attaccante scuola Bari vince un rimpallo con un Camilleri non esente da colpe e, a tu per tu con Kovacsik, non sbaglia realizzando il gol del vantaggio. E il compito per i calabresi diventa impossibile: oltre al danno (infortunio a Insigne e ingresso di Gjuci, ndr.) la beffa di dover far i conti con un cronometro che recita 83'.

Nei minuti finali Cozza getta nella mischia Condemi in una posizione del tutto inusuale. L'ultimo assalto dei calabresi arriva da una punizione dalla trequarti calciata malamente da Dall'Oglio. Dopo la vittoria con il Cosenza la squadra amaranto non ha dato seguito al risultato riportando nuovamente il malumore in riva allo Stretto. Quattro sconfitte in otto gare. Media di un punto a partita e la mannaia di una penalizzazione ancora da ricevere.