Serie D: conclusa la riunione dei club, focus sugli under in campo, nuovi servizi online, ticketing e media report

15.12.2025 18:00 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Serie D: conclusa la riunione dei club, focus sugli under in campo, nuovi servizi online, ticketing e media report
© foto di LND

Grande partecipazione delle società della Serie D alla riunione svoltasi oggi a Roma. Il Consiglio del Dipartimento Interregionale coordinato da Luigi Barbiero, alla presenza del Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, del Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale Serie D Stefano Braschi, dei componenti del Dipartimento e del Segretario Mauro De Angelis, ha presentato il consuntivo della stagione passata e ha illustrato i progetti per l’attività in corso.

Uno dei punti cardine dell'incontro, dopo una consultazione preventiva con gli stessi club, la conferma dell’impiego obbligatorio dei tre under per le prossime due stagioni sportive: nel 2026/2027 le squadre dovranno schierare sul terreno di gioco almeno un calciatore classe 2006, 2007 e 2008; nel 2027/2028 un 2007, 2008 e 2009. Rinnovata nell’occasione anche la fiducia a Sportradar quale partner nel monitoraggio delle scommesse e nella lotta al match fixing, a seguire la presentazione del portale web per il deposito delle liberatorie al 31 Dicembre che prosegue il percorso di modernizzazione dei servizi portato avanti dal Dipartimento.

«Dobbiamo avere l’orgoglio di appartenere a una categoria qualificata e di alto livello, destinata a crescere ulteriormente a fronte di una fisiologica  futura riduzione del mondo professionistico in linea con i principali tornei europei - ha esordito nel suo intervento il presidente LND Abete - Da questo punto di vista rimaniamo disponibili a dialogare con le altre componenti, allorché la federazione riterrà opportuno attivare momenti di confronto volti a rivedere i format dei campionati. La Serie D rivendica un ruolo centrale e intende mantenerlo, così come abbiamo fatto tutelando la categoria anche sul delicato tema delle ripartenze. La nostra priorità è chiara: dobbiamo evitare un aumento dei livelli che si tradurrebbe in una crescita dei costi fuori controllo». Abete ha poi allargato la riflessione ad altri temi: «Facciamo della partecipazione un valore fondante. Il nostro primo compito è il rispetto degli associati, l’ascolto dei loro problemi e l’assunzione di responsabilità nelle decisioni. In un mercato globale dove i diritti televisivi del calcio di vertice finiscono per depauperare i mercati nazionali, noi puntiamo sul senso di appartenenza, sull’equilibrio finanziario e sui giovani. Anche sul fronte della violenza contro gli arbitri manteniamo la massima vigilanza. Il calcio deve rimanere un fenomeno sociale, ricordando che, specialmente ai nostri livelli, non si fa per profitto economico, ma per passione».

Il Dipartimento Interregionale ha presentato anche i dati  relativi alla visibilità del campionato, numeri che certificano l’aumento esponenziale del pubblico interessato alla Serie D. Nel complesso più di 2 milioni di tifosi hanno assistito alle 3017 partite della stagione 2024/2025 con un ragguardevole aumento delle società che utilizzano la biglietteria elettronica. Ottime notizie anche riguardo l’aspetto mediatico per un campionato che sta guadagnando spazi sempre più importanti. Sommando i numeri delle dirette streaming trasmesse su YouTube, Vivoazzurro FIGC e soprattutto quelle prodotte dalle stesse società, la Serie D è stata vista da più di quattro milioni di utenti. Il conto complessivo degli spettatori offline con quelli online è ragguardevole: la Serie D nella stagione 2024/2025 ha raggiunto oltre sei milioni di persone. Un risultato lusinghiero che conferma la D come il Campionato D’Italia.

«Voglio ringraziare tutti per questa presenza numerosa e qualificata che dà lustro al nostro Dipartimento - ha commentato Barbiero - Con le società c’è un percorso condiviso, tutte le scelte sono frutto di un dialogo continuo nell’intento di poter sempre migliorare in quello che facciamo. La Serie D è la frontiera del professionismo, un campionato che nelle difficoltà ha mostrato grande maturità creando i presupposti per una realtà ancora più sana, attenta alla gestione economica e alla valorizzazione dei giovani. Proprio su quest’ultimo tema voglio ricordare che, nonostante l’abolizione del vincolo, siamo il campionato che fa giocare più giovani in Italia. Merito anche di Giovani D Valore, iniziativa che ha raccolto tanti consensi e i cui contributi sono raddoppiati grazie al sostegno del Presidente Abete. Senza dimenticare il lavoro svolto dalla Rappresentativa che continua a lanciare tanti ragazzi sui grandi palcoscenici. Invito inoltre le società alla massima attenzione sul tema del Safeguarding: è un obbligo di legge e un dovere morale per la tutela dei minori e dei tesserati. È un ambito in cui bisogna dare il massimo rigore così come quello della salute degli atleti».

«E’ un'esperienza totalmente nuova per me. Qui ho trovato il calcio vero, in un ambiente affascinante che non mi aspettavo - così Braschi ai dirigenti dei club della D - Il nostro obiettivo è duplice: da un lato dobbiamo garantire la tutela dei campionati selezionando gli arbitri giusti, dall'altro assicurarci di far crescere la squadra di direttori di gara. Dopo questi primi tre mesi ho riscontrato che i nostri arbitri sono molto bravi, disposti a sacrificare tempo prezioso al lavoro e alle loro famiglie per la passione che li muove. Sono sempre disponibile al dialogo con le società, perché sono convinto che anche gli errori facciano parte di un percorso di crescita comune».