Andreoletti, patron Albinoleffe e Consigliere Lega Pro: "No alla riforma della C. Cassa integrazione e confronto AIC fondamentali"

02.04.2020 12:24 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Andreoletti, patron Albinoleffe e Consigliere Lega Pro: "No alla riforma della C. Cassa integrazione e confronto AIC fondamentali"
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© foto di Michele Maraviglia/UC AlbinoLeffe

Gianfranco Andreoletti, patron dell'Albinoleffe e sopratutto Consigliere di Lega Pro, ha parlato tramite il portale ufficiale del club lombardo per dire la sua in vista dell'Assemblea dei club di terza serie di domani:

"Complicato prevedere sin da ora a quale risvolto si potrà arrivare, se all'ulteriore sospensione del campionato per poi riprendere a giugno o a luglio, se alla sua conclusione congelando le classifiche o al suo annullamento, ma l'appuntamento di domani sarà sicuramente l'occasione per confrontarsi e individuare una posizione comune anche su questo tema".

Continua Andreoletti: "Nell'assemblea di domani presumo che vengano date informazioni anche su diverse tematiche di estrema attualità, come ad esempio la possibile introduzione e il relativo iter di riconoscimento della cassa integrazione in deroga per gli sportivi professionisti o gli eventuali sviluppi del confronto con le associazioni sindacali di categoria. Sono entrambi argomenti vitali per le società di C, le quali vivono già ora, a differenza delle altre due Leghe professionistiche, in un contesto 'strutturalmente non sostenibile'. Tante proprietà che oggi le sostengono a breve dovranno scegliere se finanziare le proprie attività o la propria società sportiva. Facile immaginarne la risposta".

Le proposte del patron seriano per ridurre i costi della serie C: "Abbiamo un ruolo fondamentale per il calcio italiano, considerato che i settori giovanili delle altre categorie professionistiche sono frequentati sempre più da ragazzi stranieri. Non bisogna poi dimenticare che questa mission consente di ridurre i costi di gestione. Sarà fondamentale, a mio avviso, che questa venga non solo confermata, ma anche rafforzata attraverso l'utilizzo obbligatorio di un determinato numero di giovani. Così facendo creeremmo le condizioni per un futuro caratterizzato da minori costi, ma con prospettive di possibile valorizzazione dei giovani cresciuti nelle nostre società ed eviteremmo quella situazione di disequilibrio sportivo che si crea quando si affrontano club che, non schierando alcun giovane, 'tradiscono' la mission della Lega Pro".

Sulla riforma della serie C, Andreoletti è contrario alla istituzione della serie d'Elite: "È una soluzione che ritengo contraria agli interessi del calcio italiano. La Lega Pro ha il compito di presidiare e allevare i talenti italiani. Ridurre le società 'professionistiche' significa ridurre anche il numero dei giovani italiani che gli stessi club formano sia come calciatori sia come uomini. Chi crede nelle funzioni di questa Lega non può che schierarsi contro questa soluzione e sollecitare la politica affinché indirizzi la Federazione a 'investire' sui giovani italiani".