Cor.Sport: "Nel round riforma la serie A all'angolo. Anche Lega Pro e LND contro il massimo campionato"

28.02.2024 13:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Cor.Sport: "Nel round riforma la serie A all'angolo. Anche Lega Pro e LND contro il massimo campionato"
TUTTOmercatoWEB.com

"Nel round riforma la serie A all'angolo", scrive Corriere dello Sport nell'edizione odierna. "Anche Lega Pro e LND contro il massimo campionato", il riassunto della riunione informale svoltasi ieri tra le varie componenti.

"In Federcalcio hanno la sensazione che qualcuno stia trasformando il tavolo della riforma in un gioco dell’oca, dove per ogni passo in avanti c’è il rischio di farne due indietro, restare bloccati o ricominciare da capo. Ieri c’è stato il quinto incontro informale tra le componenti e tutti gli occhi erano puntati su Lorenzo Casini, il presidente della Lega Serie A, che due giorni fa ha espresso una posizione (dei club) che ha spiazzato tutti: la priorità della Lega non sarebbe più il documento economico-finanziario presentato da Gravina, ma il riequilibrio del peso politico tra le componenti.

Tradotto: al massimo campionato, motore del sistema professionistico e traino del movimento, il 12% sta davvero stretto, soprattutto se rapportato al 34% della Lega Dilettanti e al 17% della Lega Pro. Ragionamenti ai quali lo stesso Gravina aveva in realtà aperto... se non fosse che l’accordo del 13 febbraio prevedeva altro: rinviare l’assemblea straordinaria dell’11 marzo, quella che avrebbe tolto alle leghe il diritto di veto creando una frattura insanabile, a patto di approvare subito la parte economico-finanziaria della riforma.

L’accusa che viene fatta alla Lega è di avere spostato il focus. Da qui i fastidi e le stilettate nei confronti di Casini al tavolo di ieri, dove qualcuno ha definito la sua posizione, insieme a quella di voler esaurire la questione format alla riduzione delle squadre in C, «una visione predatoria». In queste settimane di confronti più o meno duri (ieri un’ora e quaranta) è emersa l’influenza di Giancarlo Abete, ex presidente della Figc e numero uno della Lega Dilettanti. Ieri Abete ha detto - e lo ha fatto mettere a verbale - di avere il sospetto che l’urgenza del tema governance nasconda in realtà la volontà di frenare sulle riforme economico finanziarie", si legge sul quotidiano romano.

CLICCA QUI - Gravina: "Prioritario cercare stabilità attraverso riforme economico-finanziarie, poi verrà il momento di discutere di format"

CLICCA QUI - "Piano sui debiti, indici e controlli: stretta sui costi", Gravina propone business plan triennale anti-debiti dei club

Il punto di rottura è sulla priorità data da Gravina alle riforme economiche: "Secondo la Figc si possono inasprire alcuni parametri come l’indice di liquidità, cioè il rapporto tra attività e passività correnti, fissato oggi a 0,6, per il 24-25 a 0,7 e per il 25-26 a 0,8, e da portare progressivamente a 1, cioè all’equilibrio ideale di qualsiasi azienda. Allo stesso modo, l’indicatore di indebitamento dovrebbe trasformarsi in un rapporto tra debiti a medio-lungo termine e attivo fi sso di 0,3 e l’indicatore costo del lavoro allargato scenderebbe a una soglia più sostenibile tra 0,65 e 0,7. Lega Pro e Dilettanti hanno già dato il loro benestare al documento della Figc, la Serie B attende l’assemblea del 5 marzo mentre la Serie A resta scettica sui contenuti. Il documento può essere approvato in consiglio, dove la A è in minoranza, e la sensazione è che Gravina possa tirare dritto a prescindere dal sostegno dei consiglieri Casini, Lotito e Marotta. Il 6 marzo l’ultimo tavolo, poi ogni proposta passerà all’esame del consiglio del 28".