Reggina-Milazzo, Torrisi in sala stampa: "Il lavoro si inizia a vedere. Piccolo passettino, dobbiamo continuare così"

14.12.2025 18:30 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Reggina-Milazzo, Torrisi in sala stampa: "Il lavoro si inizia a vedere. Piccolo passettino, dobbiamo continuare così"

Alfio Torrisi, tecnico della Reggina, ha parlato in sala stampa dopo il successo sul Milazzo:

"Sono contento, il lavoro si inizia a vedere, rivedremo qualche volta una brutta Reggina, dipende sempre dalla gara. Oggi si è visto il lavoro di cinque settimane, che è un lavoro h24, ma non per la prestazione in sè, ma si è vista la qualità della manovra, la qualità della pressione e di voler portare la palla avanti, la maturità della squadra. Era normale ammirare quanto visto nelle gare precedenti, non ho mai pensato di vedere altro, dovevamo pensare a fare risultato al di là della prestazione, siamo stati concreti e cinici. Oggi la squadra invece ha messo la qualità del gioco, sono veramente soddisfatto perché gratifica il lavoro di tutti".

Continua il tecnico amaranto: "Dobbiamo sempre essere cattivi agonisticamente, questo ci permettere di vincere. In 105' nessuno dei miei ha perso un duello e quando accade questo le partite si portano a casa. Abbiamo fatto gol da azione che ci mancava, abbiamo creato tanto e peccato perché il risultato è un pò stretto. Si inizia ad intravedere il modello di gioco e il lavoro deve essere funzionale alla squadra e non al singolo, come oggi se si cambia tanto è come non cambiasse nulla. Come a Trapani quando avevano 26-27 calciatori e spesso avevamo tre impegni settimanali e si ruotava parecchio. Tutto questo anche grazie a collaboratori che ho trovato a Reggio come Danilo Polito e mister Pergolizzi, che insieme a Salvo Sorci, il prof Calzona e Paolo Albino, stanno facendo un lavoro straordinario, h24 e senza guardare all'orologio, stiamo tutti pensando al bene della Reggina e stiamo iniziando a toglierci soddisfazioni. Non dobbiamo esaltarci e abbiamo fatto una partita degna del nome che portiamo, è stato solo un piccolo passettino, guardiamo avanti".

Su Ferraro: "Non abbiamo fatto altri gol per meriti del portiere, effettivamente potevamo fare di più, ma c'è anche da dire che abbiamo rischiato poco. Ferraro doveva stare attaccato al braccetto per dare verticalità e profondità alla squadra, era una consegna tattica precisa. Ha dato maggiore spazio a Bevilacqua di attaccare, lui ha una grande virtù che è difficile trovare in questa categoria, che ha una velocità di punti di 38 chilometri orari, volevamo metterlo in condizione i duellare con i difensori e cercare di dare spazio agli esterni di puntare".