Reggina Primavera ultima: per fortuna che non ci sono retrocessioni

La Primavera della Reggina è ultima del girone B del campionato di competenza. Nonostante un validissimo professionista come Francesco Ferraro in panchina, gli amaranto non riescono più a trovare la strada di risultati dignitosi, per quanto poi possano servire in un contesto come i tornei giovanili.

Ma l'ultimo posto attuale della principale formazione giovanile, è un sonoro "schiaffo" ad una dirigenza che si vanta di aver ridato lustro sportivo ad un contesto che ha alle sue spalle, giusto ricordarlo, nove anni di serie A e svariati calciatori lanciati proprio dal vivaio del Sant'Agata.

Persino la tanto vituperata era-Praticò ha prodotto ragazzi che sono stati ceduti a società di A (vedi Maressa, oggi alla Juventus,, lo stesso Vigliani e qualche altro, per non parlare di Provazza e Bezzon che si stanno facendo le ossa in D).

Se la scorsa annata era stata giustificata dalle problematiche extracampo (vedi Covid), quest'anno il problema settore giovanile è più pressante e grave che mai. Non possiamo entrare nelle cause specifiche, che come sempre sono a conoscenza di chi ha ruoli dirigenziali, di certo i fatti sono sotto gli occhi di tutti e non può essere sempre colpa di un allenatore o anche degli stessi ragazzi. Senza creare calciatori in casa, la strada per il futuro è segnata, sopratutto in presenza di condizioni economiche non floride.

Per fortuna, pur con tutti gli sforzi dello staff tecnico, composto da Professionisti di grande calibro, il campionato Primavera non prevede retrocessioni nel torneo Primavera 3, altrimenti ci sarebbe stato un motivo in più per giudicare ancor più fallimentare la storia del sodalizio di Gallo a livello di settore giovanile.