Reggina, Gabriele Martino ricorda la prima storica promozione in A: "Successo di tutta la città. Primo anno in massima serie entusiasmante"

13.06.2024 18:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Reggina, Gabriele Martino ricorda la prima storica promozione in A: "Successo di tutta la città. Primo anno in massima serie entusiasmante"

Gabriele Martino, storico direttore sportivo della Reggina delle due promozioni in A, ha parlato a Diretta Studio su Radio Gamma No Stop nell'anniversario del primo salto in massima serie

"É stato il successo di tutti, indelebile per tutta la città vista la grande partecipazione di gente. É stata una stagione calcisticamente non partita benissimo, la squadra si è formata piano piano e rispetto all'inizio sono stati cambiati vari calciatori, abbiamo apportato le modifiche in modo veloce, ricordiamo il grande entusiasmo dei tifosi nelle gare casalinghe, anche perché la squadra giocava molto bene e entusiasmava. La squadra concluse bene il girone d'andata e nel ritorno siamo riusciti a coronare il nostro sogno. Dopo la gara di Verona si è assunta una decisione impopolare, volevamo giocarci sino in fondo la possibilità di andare per la volta in A, così chiamammo il compianto Maciste Bolchi. Nel finale riuscimmo a passare tra lo scoramento per i pareggi nelle gare casalinghe e l'entusiasmo dopo quelle esterne considerando i successi a Cosenza, Pescara e poi quello di Torino. Il sostegno della gente, in ogni stadio in cui siamo andati a giocare, é stata una molla straordinaria per dare il massimo possibile, tutti hanno dato qualcosa di più per fare felici i tifosi amaranto".

Sulla costruzione della prima squadra di A ha sottolineato: "Abbiamo incominciato in pieno sole reggino a pensare a dove cominciare per mantenere la serie A. Abbiamo iniziato a vivere con entusiasmo e gioia nei momenti in cui dover scegliere l'allenatore per la serie A, dover scegliere i calciatori per la serie A, volevamo fare una squadra in linea con quello che era stato il finale di stagione e quella che avrebbe dovuto accompagnare il nostro primo anno in A, la gioia di partecipare e sfidare le grandi realtà dell'epoca, gente che aveva voglia di correre, di migliorarsi, di vivere l'entusiasmo della città". La stagione di serie A fu una festa continua, la Reggina e Reggio Calabria si è fatta apprezzare da tutta Italia, il popolo partecipava con gioia e correttezza. É stato il miracolo della regginitá".

Poi Martino sottolinea: "Nel secondo anno di serie A diventammo dirigenti lungimiranti, cioè volevamo mantenere un nostro equilibrio economico e avere calciatori validi provenienti da categorie inferiori o giovani sui quali puntare. Una strategia che ci ha permesso di retrocedere in B e risalire un anno dopo".