SASSUOLO - Il patron Squinzi:«Pronto a lasciare»

27.06.2012 14:10 di  Redazione Tuttoreggina   vedi letture
Fonte: repubblica.it
SASSUOLO - Il patron Squinzi:«Pronto a lasciare»
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Il signor Mapei dice basta. Giorgio Squinzi, patron del Sassuolo, annuncia il disimpegno del suo gruppo dal mondo del pallone, complice l'ennesima amarezza della mancata promozione in serie A, ma non solo.

SQUINZI: "TROPPE BOIATE, PRONTO A LASCIARE CALCIO" - "Il calcio è uno sport bellissimo, nel quale, purtroppo, si fanno troppe boiate. Per questo tolgo il disturbo  -  dichiara il presidente di Confindustria in un'intervista a Linkiesta - Non c'è più spazio per Mapei nel mondo del calcio. In questi anni abbiamo subito troppi torti e con quelli di questa stagione posso dire che la misura è colma. La partita con la Sampdoria è stata solo l'ultimo di tanti, troppi torti arbitrali: quest'anno ci hanno tolto almeno dieci punti. Ne prendo atto e sono pronto a togliere il disturbo. La mia amarezza si traduce in pratica nella decisione di non fare più investimenti sul calcio, tanto ho capito che ci sono delle logiche superiori dalle quali non si può prescindere. Ridurremo drasticamente l'investimento in attesa di trovare una via di uscita",

"PIAZZA FA LA DIFFERENZA, SASSUOLO POCO APPETIBILE" - Milanista doc e ciclista praticante, in concreto Squinzi parla di "un taglio deciso nell'ordine del 60-70% di costi". "Non rinnoveremo i contratti in scadenza più onerosi e venderemo i pezzi pregiati della squadra  -  spiega il proprietario del club emiliano -. Questo è il primo passo verso l'abbandono: l'entusiasmo è passato. Anche perché è difficile rimanere in un ambiente nel quale è chiaro che fare risultati basandosi solo sul puro merito sportivo non è una priorità. Il bacino di tifosi ha un peso importante. E' la piazza che fa la differenza e quella di Sassuolo per il mondo del calcio è poco appetibile".

"MAPEI NON TORNA NEL CICLISMO, MOMENTO DURO" - Questo significa che la smobilitazione in campo calcistico porterà a breve a un ritorno di Mapei nel mondo del ciclismo, dove è stata per anni grande protagonista? "No - la risposta di Squinzi -, il momento è molto difficile sul piano economico. Tutte le aziende si devono concentrare sulla loro vita, sulla loro capacità di rimanere competitive, c'è sempre meno spazio per investire sullo sport. Il prossimo passo? Se trovo un acquirente, vendo".

"RESTA INTATTA SOLO LA PASSIONE PER IL MILAN" - Dunque la passione calcistica sarà in futuro solo quella a tinte rossonere. "Questa resterà più che mai intaccata - conclude il numero uno di Confindustria - soprattutto da quando il presidente Berlusconi ha deciso di non vendere due gioielli come Thiago Silva e Ibra".