REGGINA - Dopo un altro derby perso, riflessioni tattiche per Alberti: Reggina spuntata, bisogna cambiare

Ennesimo derby perso, altro boccone amarissimo da ingoiare per i tifosi della Reggina.

E' appurato che in questa stagione, questa squadra non possa riuscire a vincere le sfide più attese e importanti. Vuoi per la mancanza di solidità, vuoi perché è comunque un gruppo assemblato da meno di un mese, contro avversari che vogliono il tuo scalpo e ci mettono il 110%, gli amaranto sono quasi sempre destinati a uscire battuti. Se si sono dovuti perdere i derby, almeno si tagli il traguardo dela salvezza.

Quello di Cosenza potrebbe essere un passo falso molto pericoloso. I Lupi erano a soli sei punti sino a sabato, tenerli a bada con almeno un pari sarebbe stato molto più produttivo che vederli scappare a nove lunghezze e peraltro è stata la giornata della vittoria dell'Ischia nel derby contro il Savoia e dell'Aversa Normanna contro il Catanzaro, che avvicina i granata ad un punto dalla Reggina.

E' comunque il momento dell'equilibrio, non dei colpevoli a tuti i costi. Alberti ha trovato una struttura di squadra che nelle ultime settimane, eccetto Cosenza e Messina, ha dato i suoi frutti in termini di solidità e equiilibrio. Resta il fatto che questa Reggina soffre maledettamente lì davanti, sopratutto per la mancanza di qualche uomo tecnico dietro le spalle di Masini e Balistreri. In tal senso, Alberti dovrebbe cercare di modificare per forza qualcosa, mettendo da parte le punizioni ad Insigne o verso qualcun'altro. Se non si segna, non si vince e per segnare bisogna tirare in porta e per tirare in porta bisogna essere nelle condizioni di farlo. A questo punto, solo soluzioni logiche e lineari servono a tagliare il traguardo fissato: gli assenti hanno sempre ragioni, ma "speculare" sulle posizioni in campo di uno e dell'altro, non è utile a questa squadra.

Sabato prossimo urge il riscatto contro una squadra attrazzatissima, il Matera di Auteri, che sogna i playoff: la strada sembra essere di nuovo in salita.