REGGINA, CIAO AL 2016, ORA IL 2017 CON TANTI OBIETTIVI: la salvezza sul campo e non solo

Il 2016 si è chiuso, sul campo, con l'amarezza relativa alla sconfitta nel Derby di Messina e alla consapevolezza di avere una squadra, caratterialmente, priva di quello spirito adeguato per portare a casa la permanenza. Ma il 2016, a nostro modesto avviso, sarà l'anno che ha riportato Reggio Calabria tra i Professionisti. Roma non è stata fatta in un giorno, la Reggina si: un miracolo che ha pochissimi precedenti, in particolar modo senza i Barillà o gli arabi alle spalle.

Eppure, pur senza l'esistenza di una comune volontà di sostenere il club, si è tornati tra i Prof in carrozza, dopo la penitenza della D, durata l'intermezzo di 365 giorni, ma che oggi era la realtà conquistata sul campo da Reggio Calabria: non dimentichiamoci mai anche questo.

L'obiettivo primario del 2017, riguarda proprio il mantenimento della categoria sul campo e il consolidamento della nuova Reggina. Tutti dovranno adoperarsi e armarsi di buona volontà per mantenere in piedi questo progetto armato innanzitutto di buona volntà e di quella sana dose di romanticismo che non gusta mai

E' ingiusto dover mantenere il giocattolo anche a chi critica perché non vede ai posti di comando propri amici e propri protetti. Allo stesso tempo, chi sborsa il denaro, ha tutto il diritto di scegliere chi può far fruttare i suoi investimenti, senza doversi piegare alle richieste esterne di chi soldi non ne ha messi e non ne metterà. 

Dunque, solo se l'obiettivo comunque è nel mirino di tutti, anche da parte di chi opera nella società, Reggio può centrare una salvezza che suonerebbe come una ulteriore ripartenza verso il domani. Il passato ci suggerisce che tanti traguardi come quelli della permanenza, sono stati dei veri e propri trampolini per obiettivi ambiziosi.