CORSA ALLA PRESIDENZA FIGC - "Gravina in poppa, il 63% è granitico"

05.10.2018 10:39 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
CORSA ALLA PRESIDENZA FIGC - "Gravina in poppa, il 63% è granitico"
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"Gravina in poppa, il 63% è granitico", scrive oggi Gazzetta dello Sport in merito alla corsa alla presidenza FIGC. Ecco cosa scrive il quotidiano sportivo:

"L’idea Massimo Moratti evapora nel giro di poche ore, Gabriele Gravina riceve l’investitura ufficiale della sua Lega Pro (ieri presenti in assemblea 54 club su 58) e si avvia a trionfare alle elezioni federali del 22 ottobre. Oggi (ore 14) le società di Serie A si ritroveranno in assemblea per provare a dare un orientamento alla contesa di via Allegri. Il rinvio di qualche giorno doveva servire a partorire una candidatura alternativa rispetto al fronte del 63% (Dilettanti, Lega Pro, Allenatori, Arbitri) «particolarmente granitico», a detta dello stesso frontman Gravina. Il n.1 della Serie A Gaetano Miccichè aveva invitato le squadre a una riflessione ma il 12% del loro peso elettorale le riduce inevitabilmente a un ruolo marginale. Così, l’ipotesi di lanciare Moratti si è scontrata con la dura realtà.

RINUNCIA È stato l’ex patron dell’Inter a declinare ieri sera l’invito comunicandolo ad Andrea Agnelli, il presidente della Juventus che nella lettera agli azionisti ha speso belle parole per Miccichè («uno stile manageriale») e nelle ultime ore ha avuto più di un contatto telefonico con Moratti, all’insegna di un disgelo post-Calciopoli, anche se chi sta vicino ad Agnelli fa notare come i due si conoscano bene da quando Andrea era bambino, ai tempi di Forte dei Marmi. Non a caso lo stesso Moratti fa sapere che il presidente bianconero «è stato gentilissimo» a lavorare per la sua candidatura, suggerita inizialmente dal d.g. della Roma Baldissoni. Si sarebbe trattato di scendere nell’agone e tentare una difficile rimonta, ma Moratti avrebbe preso in considerazione il ritorno nel calcio solo come il salvatore della patria, nell’ambito di un vasto consenso.

UVA Oggi Claudio Lotito proverà a tirar fuori una soluzione last-minute ma la strada più percorribile, per la Serie A, è quella di un accordo di programma con Gravina su alcuni punti. C’è un blocco nutrito di società che proverà ad infilare nel “pacchetto” la garanzia della continuità operativa del direttore generale della Figc: alcuni club di A si sentirebbero più tutelati dalla permanenza di Michele Uva in via Allegri. Sarà complicato, tuttavia, convincere Gravina sul punto. Al termine dell’assemblea di Lega Pro (eletti i consiglieri federali Pietro Lo Monaco e Walter Baumgartner), il presidente ha spiegato: «La mia candidatura mi sembra sul piano quantitativo un segnale importante. Mi piacerebbe un confronto sui contenuti». Per questo oggi Gravina manderà un messaggio di cooperazione alle altre leghe, con l’idea di due commissioni, una di “saggi” formata da ex presidenti Figc (Carraro, Matarrese, Abete, Tavecchio), l’altra con i presidenti dei club, che potrebbe essere guidata da Claudio Lotito. «È sbagliata la rappresentazione di un rapporto odio-amore con Lotito - ha detto Gravina -. Abbiamo due stili diversi ma è persona preparata e intelligente». E per la guida del Club Italia Gravina pensa a Beppe Marotta: «Una figura di altissimo profilo che sarebbe un grandissimo valore aggiunto»".