CALCIOPOLI - La Cassazione mette la parole fine sull'iter giudiziario: prescrizione per Moggi e Giraudo
Si è concluso il lunghissimo iter giudiziario relativo allo scandalo denominato Calciopoli.
La Cassazione ha dichiarato estinti e annullati senza rinvio, causa avvenuta prescrizione, i reati contestati agli ultimi reduci dell'inchiesta, giunti sino all'ultimo grado di giudizio.
Infatti, molti degli imputati del processo iniziale, tra i quali il presidente della Reggina Foti, avevano ottenuto l'assoluzione o era intercorsa la prescizione.
Luciano Moggi e Antonio Giraudo, i principali fautori di quella cupola descritta a suo tempo da giustizia sportiva e ordinaria, vedono il traguardo finale della loro odissea giudiziaria, che di fatto li vede pagare per tutti, con la radiazione da parte della Figc. Annullata la condanna dell'ex designatore Pairetto e dell'ex vicepresidente Federcalcio Mazzini, assolti gli arbitri Dattilo e Bertini, che avevano annunciato di rinunciare alla prescrizione.
Rigettato il ricorso dell'ex arbitro De Santis, che ha rinunciato alla prescizione, ma per il quale è stata confermata la sentenza di un anno di reclusione (pena sospesa dalla condizionale).
Finito l'iter della giustizia sportiva, resta ancora aperta la discussione relativa ai risarcimenti e persino relativa alle quewstioni delle sentenze sportive: resta la considerazione che da qualunque prospettiva la si guardi, la questione Calciopoli rappresenta una pagina buia della storia d'Italia.