LA PARTITA DEI TECNICI – Serena prova a vincere, Gagliardi e Zanin si accontentano del pari

13.04.2014 16:20 di  Antonio Laface   vedi letture
LA PARTITA DEI TECNICI – Serena prova a vincere, Gagliardi e Zanin si accontentano del pari
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© foto di Francesco Decicco/TuttoLegaPro

SERENA: Il tecnico veneto opta per il 4-4-2 per stanare la Reggina; Osuji vince il ballottaggio sulla destra con Ceccarelli, mentre Vantaggiato viene lasciato in panchina per dare più copertura al centrocampo dove agiranno Pasquato e Improta sulle fasce e Cuffa e Iori al centro; in attacco Melchiorri affianca il veterano Rocchi.

La formazione patavina si rende sin da primi minuti abbastanza propositiva, un ispiratissimo Rocchi sfiora il gol dell’1-0 già al 12’, ma è soprattutto sull’asse Improta-Melchiorri che il Padova prova a scardinare la difesa amaranto, proprio come accade al 27’ per la rete del vantaggio dei padroni di casa.
La Reggina pareggia i conti dagli undici metri ma i veneti rischiano di passare in vantaggio poco dopo ancora con Melchiorri.

Nel secondo tempo Kelic è costretto ad uscire per far posto a Carini, la Reggina prova a costruire ma il Padova passa nuovamente in vantaggio con Rocchi, bravo a concretizzare al meglio un regalo di Adejo.
Serena prova a chiudere il risultato, inserendo Vantaggiato per uno spento Pasquato e l’ammonito Cuffa per Moretti; i cambi non ottengono però gli effetti sperati, e gli amaranto pareggiano nuovamente con Adejo.
Il Padova, mai domo, prova a portare a casa i 3 punti, ma le speranze venete s’infrangono sulla traversa e sui guantoni di Pigliacelli.

VOTO – 6      


GAGLIARDI-ZANIN: Il duo amaranto conferma parzialmente le previsioni della vigilia; in difesa, il croato Ipsa viene preferito ad Adejo, spostato sul centro con conseguente arretramento di Maicon sulla destra; a completare il reparto difensivo, oltre al solito Lucioni, v’è il ritorno dopo la squalifica di Barillà che prende il suo posto a sinistra; al centro del campo cambia poco rispetto alle precedenti gare: Strasser agisce sulla mediana insieme a Pambou e Dall’Oglio, Sbaffo viene “sacrificato” a destra, mentre Fischnaller viene preferito a Dumitru; in attacco il solo Di Michele.


Gli amaranto iniziano la gara con il piglio giusto, anche se, il poco peso offensivo e le infinite lacune difensive consentono al Padova di passare in vantaggio già al 27’, dopo che, i patavini avevano sprecato diverse occasioni.
La Reggina comunque c’è e si rifà viva con Di Michele, bravo a trasformare un rigore che mancava da un intero girone d’andata.

La seconda frazione di gara si apre con una Reggina molto più propositiva rispetto ai primi 45’ ma, nel miglior momento degli amaranto, Melchiorri al 55’ fa le prove generali del gol che arriverà puntuale pochi minuti dopo con Rocchi.
Con lo svantaggio da recuperare i cambi non tardano ad arrivare ed il duo amaranto inserisce Gerardi e Dumitru al posto di Strasser e dell’impalpabile Fischnaller.
La Reggina pareggerà i conti con Adejo, bravo a farsi perdonare l’errore sul 2-1 del Padova mettendo alle spalle di Mazzoni il gol del 2-2 dopo un’azione alquanto rocambolesca.
Gli amaranto a questo punto dovrebbero provare ad infliggere il colpo decisivo ad un ormai stanco Padova, ma all’80’ arriva l’inspiegabilmente cambio di Di Michele che nella perplessità generale lascia il campo a favore del giovane Bochniewicz.
Nei successivi minuti di gioco la traversa salva la Reggina dal tracollo definitivo e l’espulsione di Pambou mette fine ai sogni di vittoria degli amaranto che, con l’ultima sostituzione sembrano accontentarsi di un pari che serve veramente a poco.

VOTO – 5