REGGINA - Maita, situazione complessa: la Reggina ci punta ma rischia di perderlo

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Mai come in queste ultime settimane la Reggina si è cosparsa di un denso nuvolone nero in cui far chiarezza sembra compito arduo e impensabile. La società di via delle Industrie è in piena corsa contro il tempo per risolvere ogni sorta di problema che potrebbe compromettere l'iscrizione al prossimo campionato.

Questo fattore rischia di incidere anche sulla costruzione della futura rosa amaranto. Esempio lampante ne è Mattia Maita, centrocampista classe 1994 su cui la Reggina punta forte da anni. Un elemento che Francesco Cozza conosce bene, avendolo avuto per sei mesi al Catanzaro nel primo anno (quello della promozione in Prima Divisione, ndr.). Non è un caso, inoltre, se al ragazzo è stato fatto siglare lo scorso giugno un triennale prima di mandarlo nuovamente in prestito, questa volta al Lumezzane dove si è distinto per il buon campionato disputato.

Il problema emerso, però, è il seguente: il calciatore messinese si è trasferito in Lombardia con la formula della comproprietà. La Reggina, adesso, non può mettere liquidità per risolvere compartecipazioni in proprio favore e, dunque, difficilissimo ipotizzare un suo ritorno a Reggio Calabria. Altra problematica emersa è che il Lumezzane, da qualche settimana, ha dato il benservito al direttore Botturi che, nella scorsa estate, aveva mostrato una certa empatia con il patron Foti.

Settimana prossima potrebbe essere quella decisiva, sarebbe un peccato dover lasciare andar via uno dei pochissimi elementi validi di casa Sant'Agata degli ultimi anni, specie se si tratta di un ragazzo che la categoria ha imparato a conoscerla da ormai tre anni.