ESCLUSIVA TUTTOREGGINA - Cernuto: «Due stagioni bellissime al Treviso. Il mio futuro? Tutto da decidere»

13.06.2012 16:12 di  Danilo Mancuso   vedi letture
ESCLUSIVA TUTTOREGGINA - Cernuto: «Due stagioni bellissime al Treviso. Il mio futuro? Tutto da decidere»
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Attraverso la nostra rubrica settimanale “La domenica degli amaranto in giro per l’Italia”, curata dal nostro direttore editoriale Giovanni Cimino, abbiamo avuto modo di monitorare, anche nel corso di questa stagione, i calciatori della Reggina che si sono messi in evidenza nelle varie piazze dove sono mandati (in prestito o in comproprietà). Tra questi, sia nella scorsa stagione che in quella appena conclusa, è stata una positiva consuetudine la presenza di Francesco Cernuto, che per due anni consecutivi ha vinto il campionato col Treviso guidato dal tecnico Diego Zanin (ottenendo una doppia promozione dalla D alla Prima Divisione).

Attualmente in comproprietà tra la Reggina e la società veneta, il giovane difensore (classe 1992) si è cordialmente concesso ai nostri microfoni.

Sei arrivato a Reggio Calabria molto giovane, facendo quasi tutta la trafila delle giovanili…

«Sì ho iniziato nella Reggina già dagli Esordienti, a dieci anni, facendo tutta la trafila fino ad arrivare in Primavera, dove conosciuto anche mister Breda, con cui mi sono trovato bene, e diversi compagni che oggi militano in prima squadra (come Rizzo e Kovacsik, ndr)».

C’è una partita che ricordi con particolare piacere in questo tuo percorso?

«Ce ne sono tante, una su tutte in un torneo la vittoria sul Liverpool per 2-0 (si tratta del Torneo giovanile internazionale dell’amicizia del 2007, ndr). Questa probabilmente è la partita di cui mi è rimasto il ricordo migliore».

Poi la chiamata del Treviso: davvero niente male nei primi due anni di carriera vincere due volte il campionato, tra l’altro da assoluto protagonista…

«Non me l’aspettavo nemmeno io. Sono state due stagioni bellissime. Soprattutto quella che si è conclusa, dove non partivamo come favoriti sulla carta, perché le altre squadre avevano “nomi” molto più importanti, noi invece eravamo tutte matricole. Ci siamo comportati davvero bene».

Hai persino indossato anche la fascia da capitano per qualche giornata?

«Sì, il mister Zanin qualche volta ha deciso di affidare a me la fascia di capitano. Sono veramente contento di questo. Solitamente la fascia si dà agli “anziani”, ai più grandi, invece il mister Zanin qualche volta l’ha affidata a me».

Tatticamente che collocazione hai avuto in difesa nel Treviso?

«Ho giocato sia come centrale difensivo che come terzino in una difesa a quattro. Onestamente io, avendo sempre giocato come centrale, mi trovo meglio al centro della difesa. Però mi adatto anche a destra. Quest’anno ho provato anche un paio di partite a sinistra. Per me comunque l’importante è giocare. La difesa a tre invece l’ho provata con Breda in Primavera».

Sei in comproprietà tra Reggina e Treviso: il tuo futuro calcistico è un’incognita?

«Sì, ancora è tutto da decidere. Spero che la scelta che farò si riveli la migliore. Se ho parlato con la Reggina? Sì, mi è stato detto che le prime notizie me le comunicheranno, quindi sono in attesa di una comunicazione».

Ma tra una stagione da protagonista in Prima divisione magari ancora col Treviso e la possibilità di giocarti le tue chance alla Reggina sapendo però di non avere gli stessi spazi, cosa sceglieresti?

«Bella domanda: da un lato la Reggina mi ha cresciuto, mi affascina come squadra e il mio sogno sarebbe vestire la maglia amaranto. Comunque per me è importante giocare, per cui mi trovo in difficoltà a scegliere tra le due opzioni, ma mi accontenterei di entrambe».
 

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