In serie C spunta un nuovo caso spinoso: il Catania e la questione fidejussioni, interviene il Comune etneo
Nella Reggio Calabria calcistica, la maggioranza è oramai assuefatta ai pifferai magici che si beano di patrimoni milionari infiniti (e di dubbia provenienza), poi finiti puntualmente nel fango (e vogliamo essere educati) e nelle maglie della Guardia di Finanza, gettando discredito e disonore sull'intera comunità. Se c'è ancora qualche isolato aficionados che ricorda con tristezza i tempi bui di spese folli e buchi extralarge, ristoranti non pagati, alberghi in cui la squadra è dovuta letteralmente scappare e vari danni alla collettività tra stipendi, TFR e quant'altro non finiti nelle tasche di padri e madri di famiglia, ci sono altre località calcistiche che rischiano seriamente di rivivere i momenti negativi di Reggio Calabria dal gennaio 2019 all'agosto 2023. Oltre al caso Taranto, senza dimenticare le enormi difficoltà di altre società (e siamo ancora ad agosto!), si staglia improvvisamente il caso Catania.
La vigilia del match di Coppa tra la Carrarese e gli etnei è scossa dal caso fideiussione, da risolvere entro il 9 agosto per non incorrere in penalizzazioni e in un serio ridimensionamento del progetto calcistico. Preoccupa il silenzio di Ross Pelligra in tal senso. Per poter utilizzare i nuovi calciatori, il club ha sforato il tetto previsto dalla Lega Pro per gli ingaggi e per poter effettivamente avere a disposizione i nuovi tesserarti deve coprire con fidejussioni di pari valore della spesa extra. Il risultato è che oggi il club può solo utilizzare i calciatori della scorsa stagione, molti dei quali fuori progetto.
Sulla vicenda è intervenuto anche l'assessore allo sport del Comune di Catania, Sergio Parisi, quanto mai preoccupato:
"In merito alla mancata copertura di parte delle fideiussioni necessarie a rispettare gli adempimenti previsti per l’intera 'rosa' del Calcio Catania, ci auguriamo, come ogni tifoso Catanese, che si tratti di una difficoltà contingente legata agli investimenti dello scorso anno, con acquisti di giocatori con ingaggi importanti e oggi difficili da piazzare sul mercato, oltre che dovuta al trasferìmento di fondi dall’Australia verso l’Italia. Già ieri, e nei giorni precedenti, abbiamo affrontato la questione con Vincenzo Grella, che ci ha espresso la legittima preoccupazione di chi si trova a gestire un budget e un progetto utilizzando risorse non proprie. Il management di una squadra di calcio va rassicurato e cementato costruendogli intorno una struttura adeguata ad investimenti tutt’altro che marginali. Questa situazione, peraltro, non si concilia con i 'concreti' segnali di solidità del Gruppo Pelligra che abbiamo avuto su altri fronti; per cui, qualora dovesse perdurare questa situazione anche giorno 9 agosto, altra scadenza importante in vista della nuova stagione, insieme al Sindaco chiederemo a Ross Pelligra un incontro in presenza per chiarire a Catania e ai Catanesi come intendano affrontare la stagione. I tifosi, gli sportivi e i Catanesi in generale meritano chiarezza assoluta. Con trasparenza e senza alcuna omissione ciascuno di noi dovrà sapere quale strada intenda seguire il Catania FC, naturalmente con l’augurio che tutto rientri rapidamente e si possa parlare solo di calcio giocato, di schemi e di mercato da completare".
Peraltro, le normative prevedono che entro il 9 agosto va sanata la situazione per non incorrere in penalizzazioni e ripercussioni varie.