Bonacini (patron Carpi) infuriato: "Lega Pro non è una Lega seria, decisioni prese in maniera non democratica"

01.06.2020 20:45 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Bonacini (patron Carpi) infuriato: "Lega Pro non è una Lega seria, decisioni prese in maniera non democratica"
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© foto di Federico De Luca

Il patron del Carpi, Stefano Bonacini, intervenuto a CSiamo su RaiSport, è un fiume in piena contro le decisioni del Direttivo di Lega Pro:

"Le proposte dell'ultimo Direttivo di Lega Pro non sono democratiche. I presidenti dovrebbero partecipare piuttosto quando si tratta di vita o di morte delle società: servirebbe discutere queste proposte in Assemblea".

Rincara la dose Bonacini: "Perché in Serie A non è stato assegnato lo scudetto alla Juventus e la B non ha promosso il Benevento, facendo giocare i playoff a tutte le altre? Perché sono due leghe serie. Non siamo una Lega seria, c'è chi decide a tavolino chi promuovere e retrocedere. Io oggi ho il problema che non ho un dottore che certifichi il rispetto del protocollo, il nostro si dimetterà se si riparte. Non abbiamo problemi economici, ma noi presidenti di C non contiamo nulla:  mentre io ho questo problema tu fai già le date? Noi dobbiamo solo pagare e stare zitti".

Continua Bonacini: "Hanno fatto due Direttivi senza averci interpellato, neanche sapevamo che erano stati convocati. Ogni mese in B c'era un'Assemblea, i presidenti vanno coinvolti sempre. Il coinvolgimento è stato nullo, a mio avviso dopo un Direttivo va convocato un'Assemblea dei club, dobbiamo sapere di cosa si è parlato nel Direttivo. Noi oggi non abbiamo grosse armi a disposizione, la legge del DL Rilancio permette a chi comanda di fare e disfare".

L'idea di Bonacini: "Io dico di finire il campionato regolare e non proporre playoff e playout, la migliore seconda va in B: stop, è semplice. Con questi presupposti, i dottori ci darebbero una mano".

Sullo sciopero del 22 dicembre: "Qualcosa di ridicolo. Se si vuole la defiscalizzazione, sin quando non la si ottiene si sta fermi. Abbiamo giocato a gennaio e da noi si sono stirati in quattro".

Sulla riforma dei tornei: "Non si faranno, tranquilli. Non modificheranno nulla, a settembre si ripartirà allo stesso modo, con gli stessi problemi. Gli imprenditori dovranno mettere di tasca propria, come sempre. Fare le riforme significa far perdere qualcosa a qualcuno. Servirebbe almeno defiscalizzare una Lega che non può più essere professionista, ma costa come una categoria professionista: il Carpi, sino ad ieri, ha percepito 189mila euro dalla Lega, quindi io dovrei sottrarre risorse ai miei dipendenti della mia azienda? Ma assolutamente no".