Ad Potenza: "Serie C d'Elite? Ben venga! Sarebbe svolta fondamentale"

31.03.2020 16:55 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
Ad Potenza: "Serie C d'Elite? Ben venga! Sarebbe svolta fondamentale"
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© foto di Giuseppe Scialla

L'ad del Potenza, Flammia, intervenuto a tuttoc, ha detto la sua sull'idea di riforma della serie C, con la creazione di un girone d'Elite a 20 squadre e una categoria semiprof con le altre 40 formazioni:

"Proporre in un momento così difficile una riforma del genere sarebbe davvero una buona cosa. Si tratterebbe di portare avanti il discorso sulla cosiddetta B2 iniziato già molti mesi fa. Permetterebbe ai club blasonati e a quelli che possono garantire campionati di maggior interesse di riunirsi tutti insieme. Permettendo, al contempo, ai team che puntano maggiormente sui giovani e alle piazze più piccole di poter risparmiare rispetto al momento attuale, giocandosela comunque tra di loro".

Continua il dirigente dei lucani: "Il presidente Ghirelli sta facendo di tutto per farla ripartire e questa potrebbe essere un'idea fondamentale in quest'ottica. Già quest'anno il nostro era un campionato pieno di blasone e spettatori. Ovviamente una C d'élite comporterebbe più investimenti ma è anche vero che aumenterebbero gli incassi. Affrontare le migliori sarebbe un salto di qualità ma allo stesso tempo permetterebbe a tutti i team di crescere gradualmente".

Ma chi dovrebbe far parte della serie C d'Elite nella prossima stagione, qualora si trovasse un'intesa sulla riforma? "Terrei conto in primis della classifica, poi del blasone e della classifica dello scorso anno. Perché magari società forti si son trovate ad avere problemi in graduatoria in questa stagione, penso a Catania e Catanzaro. Son società che devono far parte della C d'élite o B2 come si vuol chiamare. Ma allo stesso tempo sarebbe ingiusto non dare la possibilità a Renate e Pontedera, per esempio, di poter partecipare. Sul campo ne avrebbero guadagnato il diritto, al massimo sarebbe una loro scelta ripiegare sulla Lega Pro a 40 squadre".

Sulla stagione in corso: "La vedo veramente dura riprendere, c'è da pensare in primis alla salute perché questo virus sta toccando tutti. Inoltre ci sarebbe il problema dei contratti che scadono a giugno e dei giocatori eventualmente in campo a luglio. Meglio ripartire alla grande nella prossima stagione, dando tutto il tempo alle società di potersi organizzare. Promozioni e retrocessioni? Qualcuno rimarrà scontento, è inevitabile. Bisognerà discutere se e quante squadre ripescare dalla B alla A, dalla C alla B e dalla D alla C. Qualcuno potrebbe restare escluso per una manciata di punti. Continuare, però, è inverosimile".