REGGINA, SALVARE LA STAGIONE DEVE ESSERE L’UNICO OBIETTIVO

19.03.2023 12:00 di Valerio Romito   vedi letture
REGGINA, SALVARE LA STAGIONE DEVE ESSERE L’UNICO OBIETTIVO

Non è tempo delle chiacchiere, da oggi dirò alla squadra che dobbiamo considerarci a zero punti in classifica”: parole, quelle pronunciate da Inzaghi al termine dell’ennesima disfatta, stavolta fragorosa, in campionato, da sottoscrivere con il sangue. L’unico problema è che, probabilmente, le stesse risultano estremamente tardive, anche se ovviamente non da ultima spiaggia, o quantomeno non ancora.

Ci perdoni il buon SuperPippo se affermiamo, in questa sede, che già da tempo era chiaro che continuare ad usare la buona classifica (vedi articolo) per rasserenare l’ambiente e motivare la squadra non appariva una strategia efficace o, come affermato ancora prima, perseverare nel cercare alibi (vedi articolo) poteva contribuire a nascondere problemi ben più seri. E si badi bene, non vi è alcuna volontà di sciorinare qualsivoglia primigenia al grido di “ve l’avevamo detto”, quella la lasciamo ad altri: l’unica motivazione plausibile deve essere quella della tutela di un bene comune su cui questa testata ha, da sempre, improntato la sua linea editoriale.

La situazione oggi è impietosamente sotto gli occhi di tutti: la squadra che ha approcciato il girone di ritorno è qualcosa di profondamente diverso rispetto a quella che ha terminato il 2022 con un andamento pressoché perfetto, e se escludiamo le prime uscite in cui, oggettivamente, sfortuna ed episodi controversi possono aver condizionato soprattutto i risultati, da Palermo in poi chi di dovere avrebbe dovuto prendere in debita considerazione l’ipotesi che il giocattolo si stava incrinando, con un’involuzione che settimana dopo settimana appariva sempre più evidente, trasparendo dalla metamorfosi del secondo tempo di Cittadella, passando per il disastro del derby e la rassegnazione contro il Parma, fino al tracollo di ieri.

Ci si metta in testa che da qui in poi l’unico obiettivo razionalmente possibile per la Reggina deve essere unicamente quello di salvare una stagione che, per quanto se ne possa dire, non può assolutamente considerarsi al sicuro, anche in considerazione di quello che potrà accadere per la questione pagamenti: noi continuiamo a ritenere che, in materia fiscale, la prevalenza non possa che appartenere all’ordinamento statale (vedi articolo), al quale la giustizia sportiva dovrà prima o poi finire per adeguarsi, ma proprio perché si tratta di risolvere un vuoto normativo, e considerata la pervicacia con cui il mondo del calcio ha sempre cercato di difendere la propria autonomia, escludere la possibilità di ricevere sanzioni, e dunque penalizzazioni che potrebbero riaprire qualsiasi discorso di classifica, significherebbe rendere un ulteriore pessimo servizio alla causa amaranto.

Dunque ripartiamo dal basso, da un gruppo che deve prendere immediatamente contezza del fatto che se il campionato fosse cominciato a gennaio, saremmo desolatamente (e meritatamente) in fondo alla classifica con la peggior difesa del torneo, e da questo ritrovare quella fame e quella rabbia indispensabili a garantire il prima possibile la sopravvivenza in cadetteria: ogni altro pensiero non servirebbe altro che a farci ulteriormente del male.