Reggina, dal sogno alla realtà: il racconto della rincorsa alla zona playoff

22.04.2022 18:10 di  Il pensiero di Demis   vedi letture
Reggina, dal sogno alla realtà: il racconto della rincorsa alla zona playoff
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© foto di Andrea Rosito

Continua il nostro excursus nella rincorsa ai playoff della Reggina.Passando in rassegna le ultime tre gare giocate,tutto poteva succedere,anche se il sogno era abbastanza ambizioso.Non di meno dopo aver fermato la Cremonese tutto ci poteva stare,anche se l'incontro successivo la Reggina se lo doveva giocare con il "terribile" Benevento. Squadra che nel turno precedente aveva surclassato il Pisa segnando 5 gol.Certo la squadra sannita aveva ed ha il miglior attacco del campionato e punta alla promozione diretta per cui la partita di Reggio rappresentava l'occasione da non perdere per una vittoria fondamentale per raggiungere l'obiettivo.La Reggina,dal canto suo,doveva giocarsi "il tutto per tutto" per tentare di agganciare i playoff,al fine di non avere rimorsi per non averci tentato.Il pareggio di Cremona prometteva bene ed aveva fatto pensare ad una Reggina che se la poteva giocare con chiunque.

Il Mister amaranto,anche in questa occasione,aveva deciso di "mischiare le carte"e tirare dal cilindro una nuova inedita formazione per cercare di portare a casa una vittoria che permettesse,con qualche ambizione,di avvicinarsi alle avversarie che erano già dentro i playoff.Certo bisognava vincerle tutte,ma,alla fine "tentar non nuoce".Purtroppo "il diavolo fa le pentole ma non i coperchi".

In una giornata dove i tifosi non hanno recepito la sfida che la squadra amaranto si voleva giocare,(appena 4237 spettatori compreso "la montagna"di biglietti gratis),la Reggina non ha trovato la verve necessaria per contrastare l'avversario che,da subito,ha fatto vedere le sue qualità tecniche,impossessandosi sempre dei più del centrocampo ed andando in vantaggio al 20' del primo tempo,grazie ad un errore di rilancio di Crisetig.Purtroppo l'attacco Reggino non era in giornata.Dalla tribuna un tifoso inferocito se la prendeva con Galabinov definendolo "un morto che cammina".

Mentre in campo la Reggina faceva fatica a reggere il ritmo del Benevento,con un centrocampo che subiva la "giornata-no" del suo "direttore d'orchestra" ed un attacco evanescente,i sanniti raddoppiano mettendo fine alle speranze amaranto.

Il Benevento ha continuato nel suo gioco tambureggiante,sfoggiando una grande prestazione,che possiamo definire da Serie A,ed esce tra gli applausi del pubblico al Mister Fabio Caserta,Reggino di Melito Porto Salvo,tifoso della Reggina che non ha mai potuto indossare la maglia amaranto.

Buona la prestazione dell'arbitro Colombo di Como,che ha arbitrato all'inglese (la prima ammonizione al minuto 85) concedendo,nonostante il risultato rotondo sul campo,6 minuti di recupero.I giocatori giallorossi,felici,vanno a salutare i 43 tifosi al seguito,mentre i giocatori della Reggina,sapendo di aver disputato una partite mediocre, hanno salutato la Curva da lontano.

Certamente ha influito il risultato negativo che ha chiuso le porte al "sogno amaranto".Se per il futuro si vuole puntare in alto bisogna pensare ad una squadra che possa competere con tutte le migliori,che giochi sempre con ritmi alti ed affronti gli avversari con spietatezza sportiva che non dia scampo alle squadre antagoniste.

Negli spogliatoi il Mister Stellone,probabilmente per "alzare il morale" della ciurma,ha ringraziato i giocatori per l'impegno profuso.Ha dichiarato che la partita è stata equilibrata(?) e che bisognava subito rimettersi a lavorare per pensare e preparare la prossima trasferta.

3 - continua