L'angolo dei tifosi, Reggina, le tante questioni da risolvere: le vostre mail

03.05.2022 13:50 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
L'angolo dei tifosi, Reggina, le tante questioni da risolvere: le vostre mail
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© foto di Andrea Rosito

La Reggina demolita in casa dal Como, si avvicina la fine del torneo 2021-2022.

In casa amaranto ci si concentra ora sulla difficile situazione extra-campo, con enormi problematiche da risolvere e da sistemare.

Dite la vostra anche sul momento e sulle prospettive future del sodalizio amaranto: scrivete alla mail tuttoreggina@libero.it.

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Non sto a condannare chi, per vari motivi, ha finito i soldi, ma la chiarezza e la trasparenza devono essere sempre prioritare, a maggior ragione dinanzi a situazioni equivoche(per modo di dire) che sarebbe bene risolvere una volta per tutte.

Fintanto che si vince, la massa tende ad esaltarsi ed ignorare gli "spifferi", ma quando i nodi vengono al pettine è inutile nascondersi e far finta di niente. Il tifoso è ben disposto a seguire la Reggina anche nelle difficoltà, ma bisogna essere chiari nei programmi e negli obiettivi, e ben sapendo che in assenza di ambizioni, lo zoccolo duro sono i soliti 2000 tifosi. Non ci si può sempre avvalere delle scorciatoie, squadre piu blasonate e presidenti ben piu facoltosi ci han provato per anni ma senza un progetto adeguato e le giuste competenze non si fa altro che creare molto fumo e poco arrosto e quando l`arrosto finisce, di solito arriva la serie C o il fallimento...
E qui una riflessione va fatta sul modo in cui è stato, di fatto, ammazzato l`entusiasmo che si era abilmente creato.

Gallo dice che non si è fatto avanti nessuno per entrare in società o comprare, ma è stato lui stesso ad ammettere che lui preferisce viaggiare da solo e vuole il controllo totale, ed i 2 punti di penalizzazione sono li a testimonianza di questo. Inoltre sarebbe meritorio chiarire questi fantomatici obiettivi personali rimasti ad oggi segreti, sull`ossessione di voler portare in A la Reggina e poi abbandonarla, se non si tratta di fumo anche qui.

Non sono nemmeno in accordo col tifoso che indicava l`udinese quale esempio da seguire, una squadra che spesso non schiera nemmeno un italiano titolare, che pesca all`estero per prestare e vendere, che ci riesce ma solo in parte, ma che fa la A(e con la proprietà anche la premier...)da decenni ma che da anni è sempre piu in fase calante, proprio per aver rinunciato a programmare.

La strada sarebbe quella, tanto sbandierata (quanto vituperata dallo stesso presidente in molti suoi discorsi), del vivaio. Con forte presenza nel territorio, una struttura che non puo essere il solo Sant`Agata ma una rete di scuole calcio e osservatori. E con la pazienza di saper aspettare i giovani mentre crescono, senza l`assillo dei risultati. Lasciando lavorare i tecnici e dando continuità, senza cambiare ogni qual volta cambia l`umore, che un vivaio non è twitter.

Alberto

LA REDAZIONE RISPONDE: Alberto, modello Udinese naturalmente lontano anni luce da quello della Reggina 1914 srl di Gallo, anche perché è un progetto di ampio respiro internazionale, con il possesso di altri club, ma il fatto di andare a pescare stranieri, oltretutto poi rivenduti a peso d'oro, cela dietro investimenti e tanta competenza. Alla Reggina c'è difficoltà di andare a vedere i ragazzi a Gallina, altro che rete di osservatori. Diverso il discorso di voler puntare sulle giovanili, che presuppone intanto degli investimenti (scout, competente tecniche ecc ecc). Da quando ci sono questi qua, sono cambiati tre-quattro responsabili del settore giovanile, altro che fondamenta!

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Buongiorno, 

La cosa fantastica è che in una delle sue ultime uscite, il presidente ha detto senza problemi di essere un neofita... Allora, essere un neofita non è un peccato né una vergogna, si entra in un mondo che non si conosce, si fa in punta di piedi, con umiltà, tanta voglia di apprendere, imparare ma soprattutto accompagnati da persone di fiducia che diano una mano in quelle situazioni in cui non si è preparati... 

Io vedo anche tanta arroganza, gente impreparata a rivestire certi ruoli, gente che si alza la mattina e crede che essere presidente di una società sia un gioco.... Ha ricevuto persino una tirata d'orecchie dalla lega, relativamente alla gestione, anche la storia della malattia che ha impedito il pagamento delle imposte, scuse ridicole che farebbero arrossire la gente normale... La sua risposta è che non mi importa nulla, io tiro avanti per la mia strada... Sono un neofita? Non importa, le regole le faccio io... Sono inesperto? Non ho nulla da imparare... 

Io ho solo una domanda in tutto questo scempio di arroganza e presunzione... Cosa fanno in tutto ciò le istituzioni cittadini per evitare che una sola persona mandi a gambe all'aria una intera città? Comune, sindaco, non c'è nessuno che possa intervenire? Far capire a sto personaggio che la reggina non è sua proprietà? Che non può farci ciò che vuole? Che ha una intera città a cui deve dare conto? 

Un saluto a tutti... 

Paolo

LA REDAZIONE RISPONDE: L'arroganza è permessa se c'è un ambiente disposta ad accettarla. Reggio Calabria ha avallato il comportamento di questa gente. Quando anche c'erano le vittorie, abbiamo spesso sottolineato certe cose storte e tutti dicevano che si parlava male per invidia o altre cose personali. Certa gente si merita questo scempio, la parte buona del tifo e della città si merita ben altro.