La Palmese torna a Reggio: un ricordo di un grande ex Reggina e neroverde

14.11.2015 12:01 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
La Palmese torna a Reggio: un ricordo di un grande ex Reggina e neroverde
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

In occasione della sfida di domani contro la Palmese, riproponiamo un ricordo firmato dal prof. Cleopadre, di un ex Reggina e Palmese, Totò Bumbaca, calciatore rimasto nella storia dei due club.

Ecco l'articolo online su TuttoReggina il 10 otobre 2011, qualche giorno dopo la scomparsa di Bumbaca:

Era il 26 di Agosto 2011 e mentre la stagione balneare  volgeva al termine,un  mito calcistico amaranto, a cavallo tra gli anni 50 e 60,lasciava la vita terrena. Parliamo di Totò Bumbaca,eroe di tante battaglie , indiscusso vessillo amaranto. Rievocare le sue imprese non è facile,perché per Lui, ogni partita era un’impresa.

Esordisce in amaranto il 18 ottobre 1953 , Reggina-Cerignola , campionato di  IV serie girone H. La Reggina vince 5-1 con 4 goal del centravanti Geraci ed uno di Sisinni.Da allora gioca ininterrottamente fino al 62/63. L’ultima partita è del   21  Aprile del 63  a Marsala e l’ultima rete la realizza il 30 12 62 ,in un Reggina –Taranto ,con due reti di La Valle ed una sua.

Nel redigere queste note ci siamo avvalsi ,tra gli altri, di due pubblicazioni di Giusva Branca :REGGINA  ,1914-2008. LA STORIA, e  IDOLI DI CARTA,  e UNA STORIA AMARANTO, di  Franco Iacopino  e Eugenio Marino,che ringraziamo per la disponibilità accordataci. Chi come  noi ,ha vissuto in prima persona la “ primavera” di Totò ,non lo dimenticherà facilmente. Ma un cruccio lo dobbiamo esternare : non ci aspettavamo che la Società Reggina Calcio,con in testa il suo Presidente, spesso tanto incline a ricorrere  ai “Valori” non avrebbe mosso un dito per sottolineare  il triste evento. Il concetto di valore  associato sempre a fini aziendali,  mal si concilia con  quello di sensibilità umana. Qualcuno ha detto :” Ci sono momenti in cui tutto va per il verso giusto. Non occorre spaventarsi. Sono momenti che passano”. 

Un paio di anni fa è stato con noi a Catanzaro , ospite della trasmissione sportiva che Telespazio Calabria mandava in onda il Venerdì pomeriggio. Lungo il percorso ci ha parlato  del  comportamento della Reggina nei suoi confronti. Era amareggiato. Credevamo fosse un fatto isolato,ma quando l’anno scorso in occasione della trasmissione  sportiva del Lunedì CAFFE’ AMARANTO, su Telereggio, ci rivolgemmo per un amarcord  a Smeriglio e Gallusi ,altri due ex amaranto,la chiusura nei confronti della  loro ex squadra,fu  totale. Ci rendemmo conto che il caso di Bumbaca non era isolato. Totò è stato un eroe dei nostri tempi,un paradigma, di calciatore, di stile e di vita. e per meglio farlo conoscere alle nuove generazioni,abbiamo raccolto alcune testimonianze,di chi  l’ha  apprezzato forse meglio, e più da vicino di noi.

EUGENIO MARINO ,DIRETTORE DI GS CHANEL  E CORRISPONDENTE DEL CORRIERE DELLO SPORT –STADIO .E’ autore,assieme a Franco Iacopino , del volume  UNA STORIA AMARANTO.

“Deciso, quasi a sfiorare l'arroganza, in campo quanto titubante e rispettoso lontano dal terreno di gioco. Totò Bumbaca è stato giocatore d'altri tempi ed uomo d'altri tempi. Duro, determinato,insuperabile,autorevole sulla terra battuta e sull'erba; timido e riservato nella quotidianità. Ciarlatano ed interventista in campo sino a prendere di peso gli avversari che fingevano l'infortunio per guadagnare qualche manciata di secondi, ma taciturno e schivo nella dimensione borghese. Uomo in campo ed uomo fuori.
Quell'aria burbera utilizzata per intimorire gli attaccanti avversari ,l'abbandonava nel modesto stanzone, precursore dei moderni e iperforniti spogliatoi di oggi. Il "cattivo" in calzoncini e maglietta amaranto diventava il buono per strada, nel rapporto con gli altri, nello svolgimento del suo lavoro presso l'ufficio delle " imposte di consumo" con sede in via Giudecca,a dieci metri dalla storica sede della Reggina 1914.
Ricordarlo accanto a Gatto calciatore rude, anche capace di qualche finezza tecnica, sarebbe esercizio riduttivo. Totò è stato calciatore ed uomo nell'unicità della dimensione reale del reggino ,innamorato della sua terra così come della sua squadra. Generoso oltre ogni limite, disponibile oltre il pensabile. Aiutava i compagni in campo ed era premuroso, nei confronti di chiunque, nella vita di ogni giorno.Qualcuno pensava di doverlo  aiutare nei momenti di difficoltà, ma  s'imbatteva nella insuperabile barriera della  sua dignità , in ogni circostanza, a difesa della sua timidezza.
Una vita avvinghiato nella bandiera amaranto della sua Reggina ,che seguiva da vicino nel periodo in cui la società pensava anche alle sue vecchie glorie. Poi, con immutato amore e passione, leggendo i giornali, ascoltando radio e tv. Ed ancora, più avanti nel tempo, quando incontrandoti chiedeva il tuo giudizio, strappava le tue perplessità, ti invitata a sostenerla, comunque, riuscendo a trasferirti il suo sentirsi amaranto. Ancora ieri e nonostante tutto.
Totò Bumbaca era anche questo, oltre al bravo e coriaceo calciatore, l'appassionato amaranto, l'indomabile difensore della Reggina, l'inguaribile romantico sempre più innamorato della sua squadra e della sua città anche quando cominciava ad avvertire le avvisaglie dell'ineluttabile distacco.
Ma Totò era un calciatore d'altri tempi; un uomo d'altri tempi".

FRANCO IACOPINO EX DIRETTORE SPORTIVO DELLA REGGINA .
.E’ autore,assieme a Eugenio Marino , del volume  UNA STORIA AMARANTO.

Dal 1° Luglio  2006 fa parte del Modena Calcio.  Non ha mai dimenticato né la sua terra ( è nato a Bagaladi ) ,né la sua ex squadra, dove ha fatto di tutto…compreso l’aiutante magazziniere, per  circa  40 anni. Giocavamo nella stessa squadra. Lui portiere,io mediano. Ogni qualvolta viene a Reggio,in  veste ufficiale o ufficiosa ,è sempre disponibile a offrire il suo contributo  al dialogo sia alla carta stampata che alle emittenti locali.

‘’Con molta tristezza ho appreso della scomparsa del caro Totò Bumbaca.
Il mio rammarico è cresciuto anche perché la ferale notizia mi ha raggiunto allo stadio Granillo ,poco prima dell’inizio della gara REGGINA-MODENA .
Strano e beffardo destino: io reggino purosangue,tantissimi anni trascorsi a difendere i colori amaranto,quel giorno,per professione dovevo difendere i colori del Modena !!
Questo certamente ha aumentato la mia amarezza e sollecitato la mia  emozione.
Proprio sul terreno del Comunale,campo di tante battaglie del leggendario Totò,al quale da Boys amaranto e nelle vesti di raccattapalle ,nelle gare ufficiali,spesso porgevo il pallone all’indomito terzino amaranto: quanti rimbrotti  se  si vinceva ed il pallone arrivava subito; quante sollecitazioni in caso di risultato negativo se il pallone non arrivava in tempo reale!! Ma allora era tutto consentito,era tutto bello,perché fatto con amore verso la nostra Reggina.
Ma desidero ricordare Bumbaca per un episodio che mi ha particolarmente e personalmente  toccato: in occasione della presentazione del mio libro ‘’UNA STORIA AMARANTO’’ invitai Totò e lui mi rispose : non sto molto bene in salute,ma da te non posso mancare…sei l’unica persona della Reggina che si ricorda ancora di me….. che tristezza  !!
Un caro saluto Franco Iacopino"

GIUSVA BRANCA ,DIRETTORE DEL QUOTIDIANO ON LINE  STRILL, GIA’ ADDETTO STAMPA  REGGINA CALCIO.
Quanto  sotto riportato è tratto dal libro di Giusva Branca, IDOLI DI CARTA ( 2006 )  che alle  pagine 33 -41  descrive l’incontro con Totò Bumbaca.Grazie alla sua disponibilità, ecco alcuni stralci  del capitolo.

“…Bassino, chi lo ha visto giocare se lo ricorda- tonico, a dispetto della carta d’identità che recita come anno di nascita il 1929 …è sempre prudente. Sarà per la straordinaria umanità del personaggio,saranno gli occhioni così azzurri,grandi,incastonati nella cornice degli occhiali,che ti ci perdi dentro,sarà il fascino dei capelli corti e bianchissimi,Bumbaca è, ancora oggi, uno di quelli speciali. “ In tanti che si ricordano di me quando giocavo.  Mi dicono che sono un mito. Io questo non lo so,so solo che alla Reggina ho dato tutto e non sempre ho ricevuto altrettanto in cambio “.Queste le sue amare parole . ..”Totò Bumbaca ,oggi continua ad essere un appassionato di calcio e quando accompagna agli allenamenti  della scuola calcio il nipotino di 8 anni,Diego,figlio dell’unica figlia Daniela, si ferma regolarmente a guardarlo,mentre sgambetta. La vita di Bumbaca conosce capitoli importanti fin da subito dopo il trasferimento a Reggio. Nel 1953.Conosce Candida, la cugina del medico sociale amaranto,Donato. La sposa nel 62 e con lei dividerà il percorso umano”. 

On. NATINO  ALOI  EX CALCIATORE 

“ … La sua popolarità era oltremodo diffusa per avere Egli,negli anni  ‘ 50 e  ’60 avuto un ruolo importante nella squadra amaranto  nelle varie competizioni  calcistiche in cui si distinse come insuperabile  e tenace  terzino. Così viene ricordato  dalle numerose schiere  di tifosi reggini e calabresi”.

DOMENICO DURANTE : OPINIONISTA TELEVISIVO E RADIOFONICO.VIVE A TREVIGLIO (BERGAMO ) .SEGUE CON ROCCO MUSOLINO DI RADIOTOURING TUTTE LE PARTITE DELLA REGGINA NELL’AREA  DEL NORD:

"Bumbaca un piccoletto  ma un grande della Reggina. Per me amante delle statistiche Bumbaca è 224 partite per 19 reti, un piccolo antesignano del gigante Facchetti. Ma Bumbaca è stato un mio  idolo, una icona  della regginità in amaranto, con Alberto Gatto. Forse pochi sanno che, durante la sua carriera amaranto,1953 - 1963, il locrese voluto a Reggio dal prof Dolfin, fece un provino per il Genoa sfumato per travagli vari della società amaranto. A lui, si dice , si sia interessato anche il Milan."

CHISTI SIMU :

La popolarissima trasmissione di Alfredo  Auspici e Franco Polimeni  del  4 Settembre 2011 è stata aperta con la scritta in sovraimpressione CIAO IMMENSO TOTO’.
Quanto segue,fa parte dell’ intervista che il calciatore rilasciò  a Massimo Calabrò e Alfredo Auspici ,sul finire degli anni novanta…mentre Franco Polimeni sorseggiava una bevanda .

”Non gioco al pallone da parecchi anni,ma una volta l’anno faccio una partita con gli amici …Come allenatori ho avuto Dolfin,Pugliese,Sentimenti IV". 

 Calabrò : "Come è cambiato il calcio ? : “ Per me non bene ,perché ero uno al quale interessava vincere le partite” ( n.d.r. probabilmente intendeva riferirsi al fatto che essendo  attaccato alla maglia a prevalere era la vittoria,prima del profilo economico ) …” Ho fatto dei campionati bellissimi ed ho fotografie  con Schiaffino e Nordal ,che quando andavano a Catania ,passavano da Reggio e si fermavano”

Auspici: Sbaglio o è cambiata la posizione  in campo del mitico Totò Bumbaca  ? Prima era terzino ora è a centrocampo ? “ Ho sempre giocato a terzino sinistro, ma ho fatto tutti i ruoli, ala,mezzala,centrale,meno quello di portiere”.

La trasmissione che lo ha voluto ricordare si chiude con la scritta :CIAO GRANDE VECCHIO CUORE AMARANTO.

ROMOLO LA VALLE  attaccante della Reggina dal 59/60 al 63/64- 11 reti all’attivo.

“Siamo  verso la metà degli anni 50 , ed io  quattordicenne giocavo  nella Palmese in promozione .Sentivo  tessere le lodi  di un ex calciatore della squadra  , che  aveva contribuito qualche anno prima, a portarla  in serie C. Si trattava di  Totò Bumbaca ,che nel” 51   aveva ottenuto  con la Palmese  la storica  promozione , ed ora era in forza  alla Reggina del prof.Enzo Dolfin .Quando nel 59/60  approdai in casa amaranto,lo conobbi di persona. Squisito nei rapporti con i compagni ,molto legato alla  maglia   e per essa  ,aveva rifiutato la Sampdoria. Soffriva di gastrite che era quasi arrivata all’ulcera,ma la domenica era sempre in campo  e tra i migliori. Come calciatore era unico : scatto, slancio atletico, franco bollatore dell’avversario,sino  ad innervosirlo. Amava ricordare  che  con  Oronzo Pugliese allenatore, (dal  55/56  al 57/58)  le consegne per Lui e Alberto Gatto ( altra splendida figura di calciatore amaranto ) erano : “dovete giocare un solo minuto,ma in quel minuto vi dovete fare espellere dall’arbitro,assieme a…il giocatore più pericoloso avversario”. A  Pescara si trovò davanti un’ attaccante di oltre  un metro e ottanta, e lui al quale mancavano diversi centimetri in altezza per raggiungere l’avversario, non gli fece toccare palla né di piedi,né di testa.  Era bravo ,anche nel tirare i calci d’angolo  e ne ricordo uno che andò direttamente in rete  ,porta curva sud,lato gradinata. Anche a livello umano è stato un grande uomo. Non sopportava abusi o rimproveri ingiusti e si sentì profondamente ferito quando  chiese un biglietto d’ingresso allo stadio  alla Reggina Calcio  e gli venne risposto che doveva  pagarlo. Ci siamo rivisti  alcuni anni fa  nei pressi del tribunale a Reggio ed è stata una festa per entrambi. E’ venuto meno un grande uomo ed un grande calciatore ,un modello per le nuove generazioni, figura  di altri tempi, portatore di valori  che ormai  fanno parte della Reggina calcio  e non potranno essere cancellati. E’ finito con Totò Bumbaca un mito che ha lottato per la maglia, ma la maglia lo ha deluso. Scompare con Lui un epoca in cui  il calcio ,non era ancora entrato in azienda…”

PIERO PERSICO , portiere della  Reggina in serie C nel 64/65 e 65/66 e in serie B nel 66/67 e 67/68,totalizzando  103 presenze.

Negli anni successivi , è  allenatore in seconda della squadra amaranto e  a partire dal gennaio 1971  ricopre   il ruolo di allenatore . Fu anche allenatore dei portieri e fra  i suoi allievi ha annoverato Walter Zenga e Ferron ex Atalanta.

“Era una persona sincera,seria ed allegra.Molto amico dell’altro reggino Alberto Gatto.Anche se l’ho conosciuto a fine carriera ,ho sempre apprezzato la sua  lealtà ed intelligenza,dentro e fuori del campo. Pur  avendo  attaccato le scarpette al chiodo,veniva lo stesso allo stadio ad allenarsi e tutti gli volevamo bene. I giovani si rivolgevano a Lui per qualche consiglio che alla fine era sempre lo stesso :amate il vostro lavoro, quando siete in campo,date tutto perché non solo siete felici voi,ma fate felici anche quelli che vengono a vedervi giocare. Per me è per tanti altri colleghi è stato un modello,al quale mi sono a volte ispirato, nei momenti di difficoltà".