GLI EROI IN AMARANTO - Il "fatal" Mazzia: dall'eredità di Boniperti a Pescara...

17.06.2016 14:40 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
GLI EROI IN AMARANTO - Il "fatal" Mazzia: dall'eredità di Boniperti a Pescara...

Quando Bruno Mazzia arriva alla Reggina, la squadra dello Stretto si avviava a tornare in C, dopo i fasti del periodo Maestrelli-Granillo.

Arriva sullo Stretto a 31 anni, reduce da un lungo cursus honorum in A. Ma non una A qualunque, la A per eccellenza, quella con la maglia della Juventus.

Mazzia viene scovato dagli scout bianconeri nella Billese nel 1959, viene dapprima aggregato alle giovani bianconere e nel 1961 vince il Torneo di Viareggio, entrando nella storia per i sei rigori messi a segno nella lotteria finale contro il Milan in semifinale.

Entra nella Prima Squadra e vince lo Scudetto anel 1961, l'anno di un rigore fallito nel Derby della Mole. Nella Juventus guidata da Carlo Parola e che arriva lontanissima dalla vetta della classifica, stagione 1961-192, Mazzia cerca di prendere in mano la pesantissima eredità di Giampiero Boniperti, senza però riuscire ad imporci.

In Calabria arriva nel 1972, in una Reggina, come detto, in decadenza. Colleziona 31 presenze senza segnare una rete e la sua avventura amaranto si chiude dopo appena 12 mesi.

Mazzia, dal 1997, intraprebnde la carriera da tecnico e il punto più alto lo raggiunge il 25 giugno 1989, proprio di fronte alla sua ex Reggina. Mazzia, infatti, era tecnico della Cremonese che negò la A alla Reggina di Benedetto e Foti.

Da Boniperti a Pescara, il cerchio amaranto di Bruno Mazzia.