SAVOIA-REGGINA - Uno-due oplontini: a Torre Annunziata muore pure la speranza

06.12.2014 18:05 di Giovanni Cimino Twitter:    vedi letture
SAVOIA-REGGINA - Uno-due oplontini: a Torre Annunziata muore pure la speranza
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Non è una novità la sconfitta della Reggina. Le settimane passano, le sconfitte si moltiplicano e non ci sembrano sufficienti qualche conclusione in porta o qualche timido tentativo al cospetto di una squadra che ha mostrato tutti i propri limiti e le difficoltà a raggiungere la salvezza. La Reggina, dunque, riesce nell'impresa di far vincere la prima gara interna al Savoia e si allontana mestamente dal gruppo, avvicinandosi alla serie D.

LE SCELTE INIZIALI - Lo staff tecnici amaranto opta per il 4-3-3, con Viola al centro dell'attacco, supportato da Insigne e Louzada. In difesa c'è Camilleri, mentre rientrano Di Lorenzo, Rizzo e Dall'Oglio: solo panchina per Ungaro.

Ugolotti opta per il 4-4-2, con Dal Sorbo e Corsetti in attacco.

 

PRIMO TEMPO - Savoia e Reggina si affrontano guardinghe e senza osare troppo. Il primo squillo al 7', quando è l'ex Verruschi a provarci con una conclusione dal limite, palla che scende ma non nel mondo giusto, alta sopra la traversa. La Reggina tiene, pur senza pungere e senza risultare precisa o efficace. Al 16' però, l'occasione più ghiotta della gara: bella azione tutta in verticale, Louzada serve Viola in area, girata dell'attaccante che si stampa sul palo, poi la palla rimbalza sul portiere del Savoia e termina in corner.

Neanche dieci minuti dopo, vantaggio Savoia. Sugli sviluppi di un corner, azione confusa con Kovacsik che esce visibilmente maldestramente e permette a Checchucci di insaccare, 1-0 Savoia.

La Reggina risponde con qualche battuta terra-aria di Armellino e Dall'Oglio, con la palla fuori dallo stadio. Al 36', altra buona opportunità che capita a Viola, che su cross di Di Lorenzo, si coordina male e manda fuori da buona posizione.

 

SECONDO TEMPO - Gli squilli della ripresa sarano ancora meno. Al 50', Dall'Oglio prova a colpire il satellite Voyager con una botta da fuori e per poco non ci riesce, mentre al 53' Sevieri calcia una punizione insidiosa dall'out destro e Kovacsik stavolta è attento. Al 56', Viola prova una botta senza pretese da lontano, palla a lato. Al 60', entra Masini, fuori Camilleri, Reggina con il 4-4-2.

Gli amaranto fanno sostanzialmente la gara, pur non spaventando mai il portiere di casa. Il pubblico trema, ma gli ospiti non fanno nulla per mettere ulteriore pressione agli oplontini. Insigne ha una palla buona al 70', ma tutto solo spara in bocca all'estremo bianco.

La gara si chiude all'84'. D'Appolonia si fa beffe di Kovacsik, il quale mette giù l'attaccante di casa in piena area, dopo un'incomprensione con Crescenzi. Dal dischetto Scarpa riscatta i due errori di questa stagione dagli undici metri e chiude la gara, 2-0 Savoia.

Tre minuti dopo, Cipriani ha la palla del 3-0, ma Kovacsik evita un passivo più umiliante.

Savoia-Reggina 2-0, finale.

 

COMMENTO FINALE - Quinta sconfitta consecutiva, settima sconfitta in trasferta, decima complessiva, cinquecentoventidue minuti senza gol, peggiore difesa del torneo. Reggina senza anima, senza alibi, senza dignità, senza grinta, senza speranze. Una squadra che ha perso tutto, che non vede l'ora forse che arrivi gennaio per smobilitare. Non c'è nulla che possa dare la scossa, niente che possa indurre a cambiare marcia. Si rischia di chiudere il girone d'andata a quota 6 (punti virtuali in attesa di altre penalizzazioni), anzi si rischia di retrocedere già a febbraio.