REGGINA-SAVOIA 2-2 - Benvenuti all'inferno

19.04.2015 17:10 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
REGGINA-SAVOIA 2-2 - Benvenuti all'inferno
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© foto di Federico Gaetano

La Reggina non vince in casa neanche contro una squadra mai allenatasi in settimana. Emblema, il match del Granillo, della disfatta amaranto in questa stagione. 
 

LE SCELTE INIZIALI – Alberti per la partita della vita sorprende tutti e decide di rinunciare al 4-3-3 affidandosi al consueto 5-3-2 “ammirato” nelle ultime settimane. Camilleri è la sorpresa di giornata, affiancando Ungaro e Cirillo in linea arretrata, con Ammirati e Benedetti impiegati nella posizione di cursori di centrocampo. In attacco, invece, il tandem Insigne-Viola.
 

PRIMO TEMPO – La prima frazione di gioco è lo specchio della stagione dei calabresi. Al primo tiro in porta, difatti, il Savoia trova la via del gol sfruttando una disattenzione difensiva sugli sviluppi di calcio d’angolo; Di Piazza, attaccante degli oplontini, sigla con una bella torsione il quarto centro del campionato. La Reggina prova a rendersi pericolosa in azioni di rimessa peccando in precisione con Insigne. Troppo poco per impensierire l’estremo difensore della compagine ospite. In finale di tempo, Alberti finalmente sveste i panni del “difensivista” e si affida al tridente con il cambio tra Ammirati e Balistreri.

 

SECONDO TEMPO – In avvio di ripresa è Gaetano Ungaro a diventare protagonista fermando in campo aperto l’attaccante Sanseverino, prossimo a convertire in gol il contropiede del Savoia. Poco dopo, tocca a Cirillo rendersi pericoloso in zona offensiva: su un tiro-cross, il capitano amaranto deve fare i conti con il palo che gli nega la gioia del pareggio. Alberti si gioca la carta Masini, rilevando uno spento Armellino. Al quarto d’ora, così, la Reggina trova la via del pareggio sfruttando il tandem “Insigne-Viola”. Il primo confeziona, il secondo realizza riportando in parità il punteggio. Alberti, dopo pochi minuti, è costretto a giocarsi il terzo cambio con largo anticipo dovendo rinunciare a Masini per un problema fisico. A entrare è Di Michele che, nello spazio di cinque minuti, diventa protagonista. Baroni, arbitro dell’incontro, alla mezzora decreta un calcio di rigore per fallo su Viola; dal dischetto si presenta l’esperto attaccante di Guidonia che, con freddezza, spiazza il portiere e fa esplodere la gioia dei tifosi amaranto. Quando tutto sembra destinato al successo di marca amaranto, la Reggina riesce incredibilmente a riportare in gara il Savoia: Camilleri alza un campanile inutile in fase di ripartenza al 90’, Scarpa recupera la sfera e, dopo aver eluso l’intervento di due difensori calabresi, calcia sul palo più lontano gelando il Granillo. Allo scadere, Di Michele spreca malamente un passaggio vincente di Salandria sparando alle stelle.
 

COMMENTO FINALE – La Reggina è ormai alle porte della serie D. Con tre giornate da disputare, dovrà recuperare quattro punti (cinque per gli scontri diretti) sul Savoia. L’unica speranza, a questo punto, è che gli oplontini smettano di giocare. Ma è una situazione paradossale, disgustevole da immaginare per poter restare in vita. Così è, se vi pare…