REGGINA-MODENA 2-2 - Avanti con il cuore, un punto per restare in vita

26.03.2014 00:08 di Giovanni Cimino Twitter:    vedi letture
REGGINA-MODENA 2-2 - Avanti con il cuore, un punto per restare in vita
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© foto di Federico Gaetano

La Reggina mantiene accesa una timida speranza di riagguantare il treno playout. Gli amaranto vivono una serata sulle montagne russe, al cospetto di un ottimo Modena, che si morde le mani per aver sciupato un'occasione importante per entrare nel giro grosso dell'alta classifica. Le avversarie dirette dei calabresi, vanno piano e la serata si conclude con le solite recriminazioni, dagli errori della difesa al rigore netto non concesso a Di Michele.

 

LE FORMAZIONI - Tornano dal primo minuto Dall'Oglio, Dumitru e Di Michele, fuori Lucioni, con Di Lorenzo schierato terzino e Adejo al centro, esordio da titolare per il polacco classe 1996 Pawel Bochniewicz, schierato nell'inedito ruolo di centrale di centrocampo.

Novellino sceglie invece Stanco al fianco di Granoche e conferma il resto della squadra che ha abbattuto sabato il Latina.

 

PRIMO TEMPO - Gara che vede sostanzialmente il Modena imbastire le fila del gioco e Reggina che tenta con qualche ripartenza e sopratutto cercando molto la velocità di Dumitru. All'8', mezza ingenuità di Pigliacelli, che giudica male un lancio dalle retrovie, uscendo e lasciando sguarnita la porta, il successivo pallonetto di Rizzo termina a lato. Gli amaranto sbagliano parecchio, faticano creare interessanti manovre e sono un pò troppo monocorde, cercando di colpire con i soliti Sbaffo e Dumitru. Al 19', grande opportunità per i padroni di casa, capitata a Di Michele: traversone di Sbaffo, il numero 10 manda di testa a lato da cinque metri dalla porta.

E' ora nuovamente il Modena a salire in cattedra, sopratutto con il lavoro degli esterni alti, specialmente di Molina, che punta Barillà e lo mette in grande difficoltà. Al 31', ancora un'uscita maldestra di Pigliacelli, la sfera resta in area dove il solissimo Garofalo cicca malamente da buona posizione, due minuti dopo squillo di Granoche di testa, Pigliacelli stavolta risponde presente con sicurezza.

 

VANTAGGIO REGGINA - Quando il Modena sembra avere ben pochi problemi, ecco il vantaggio della Reggina. Ripartenza velocissima, orchestrata da Dumitru, Di Michele attira i difensori modenesi,l'italo-rumeno ha il tempo di aggiustarsi la palla e mirare all'angolo alto alla sinistra di Pinsoglio, palla che s'insacca senza scampo per il portiere ospite e gol che riaccende le speranze salvezza in casa Reggina, 1-1!

La risposta del Modena è tutta in un diagonale che sibila il legno di Rizzo, che approfitta della consueta dormita della retroguardia calabrese, Pigliacelli si salva. 

Prima del finale, altra chance per il pari emiliano. Azione avvolgente, tutta sulla destra, Molina mette in mezzo, la sfera arriva a Granoche, appostato a due metri dalla rete e Di Lorenzo fa un vero e proprio miracolo, "murando" El Diablo e salvando la sua porta.

 

SECONDO TEMPO, GRANOCHE PAREGGIA SUBITO - La ripresa si mette subito in salita per gli amaranto. Al 49', "maledetta" di Garofalo su calcio piazzato, Pigliacelli immobile vede la palla sfiorare la traversa. Solo due giri di lancetta dopo, ecco l'1-1 dei canarini. Corner dalla sinistra, sponda in mezzo e Granoche dimenticato da Di Lorenzo la mette in rete da due passi con un facile tocchetto, Granillo gelato e bagnato visto la pioggia.

La gara si fa incerta, imprevedibile, la Reggina resta a galla, ma palesa grandi difficoltà di manovra, evidente paura di aggredire un Modena che forse gioca meno bene rispetto alla parte centrale della prima frazione, ma che resta temibile con la sua velocità. Al 54' e al 58', doppio errore di Adejo prima e Di Lorenzo dopo, ospiti poco cattivi per sfruttare le opportunità. Al 61',  grande spunto di un ottimo Pambou, palla a Sbaffo che in qualche modo la recapita a Barillà, che prova il diagonale, che viene deviato in corner.

 

MODENA AVANTI - Entrano Foglio e Gerardi nella Reggina, Dalla BonaMangni nel Modena e al minuto 74', gli emiliani mettono la testa avanti. Ancora un corner letale, ancora Di Lorenzo viene bevuto da un ritrovato Granoche, che batte senza scampo l'incolpevole Pigliacelli, cala il gelo sulla Reggina. Al 77', Pigliacelli respinge una conclusione di Molina, creata sulla solita soluzione con l'accentrarsi dell'esterno alto, come visto altre volte in altre gare. Un minuto dopo, ancora Granoche lancia messaggi rassicuranti sulla sua ritrovata verve, ma il tentativo a giro dell'uruguagio termina sopra la trasversale.

 

FURIA REGGINA, RIGORE NON ASSEGNATO - All'82', episodio da matita rossa. Verticale magnifica di Barillà per Di Michele, che entra in area e prende il tempo alla difesa, Garofalo, nel disperato tentativo di chiudere sul numero 10, si disinteressa della palla e atterra nettamente l'amaranto: rigore sacrosanto e espulsione, Merchiori lascia proseguire scatenando le ire della squadra di casa. L'ingiustizia crea un pungolo in più a questa Reggina che sembra affondare..

 

BARILLA' RIACCIUFFA IL PUNTICINO - Un minuto prima del novantesimo, Mengni si crea da solo la palla del possibile 1-3, rubando la sfera a Ipsa sulla trequarti, ma poi pecca d'egoismo calciando da lontano. Sugli sviluppi di una mischia selvaggia in area canarina, Gerardi devia verso la porta la sfera, Barillà da due passi la mette dentro e riacciuffa quel punticino che quanto meno può contribuire a riaccendere qualche speranziella salvezza. E' vero però, che era una giornata in cui si potevano recuperare punti sulle antagoniste e accorciare il gap.

 

COMMENTO - Nella serata che poteva anche dare una sorta di mazzata definitiva, la Reggina riesce a portare a casa un punto che le permette di restare ancora in vita. Però, impossibile tacere davanti ai consueti errori della difesa, ancora una volta punita da situazioni di palla inattiva, con il ripetersi di errori oramai cronici. Dopo Empoli, si è vista una Reggina probabilmente impaurita, abbacchiata nello spirito, che ancora riesce ad avere impennate d'orgoglio. Anche quando decisioni controverse da parte degli arbitri, sembrano punirla ben oltre i propri limiti. Forse, non basterà solo il semplice cuore nelle ultime 11 partite della stagione, serve anche la qualità mostrata da Dumitru in occasione del gol del momentaneo 1-0, serviranno le giocate dei singoli e l'apporto di tutti. Prima tappa, di quelle durissime, a Pescara, contro una formazione in grande spolvero. La speranza ancora c'è...