REGGINA-MATERA - LA CHIAVE DEL MATCH: DEMERITI E QUALITA' DELL'AVVERSARIA, PRESUNZIONE O FILOSOFIA?

24.10.2016 00:55 di Giovanni Cimino Twitter:    vedi letture
REGGINA-MATERA - LA CHIAVE DEL MATCH: DEMERITI E QUALITA' DELL'AVVERSARIA, PRESUNZIONE O FILOSOFIA?
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© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com

Quando si perde con queste proporzioni, è difficile persino proporre una chiave di lettura del match o capire i motivi di una così roboante caduta. La Reggina ha innanzitutto meritato ampiamente il passivo, che peraltro poteva già maturare dopo il primo tempo, il Matera ha dimostrato che a pieno regime può davvero fare paura a qualsiasi altra formazione del girone C.

UN PO' DEMERITO, UN PO' LA QUALITA' DELL'AVVERSARIO - Chiaro che prendere in avvio il gol che di fatto ti spezza le gambe, pesa parecchio nell'economia della sfida. Ma se vogliamo sottolineare l'errore del singolo, va anche sottolineata la qualità di un Matera che oggi ha probabilmente disputato la prova migliore. Stavolta non è arrivata la risposta dopo il doppio svantaggio e solo nella parte finale del primo tempo, la squadra ha giovato della marcatura di Porcino, che ha provvisoriamente illuso tutto il Granillo, le cui speranze poi si sono spente al tris di Maikol Negro. 

 

EPPURE LA PARTITA E' RIMASTA IN BILICO - Non va però dimenticato, tra le tante note di demerito, che sino al 75' la Reggina ha sperato di pareggiarla la sfida. Peraltro, pur con tutte le magagne e i buchi lasciati agli straripanti Armellino e soci, gli amaranto avevano riavvicinato i lucani in due circostanze e peraltro hanno messo più volte paura a Bifulco. Anche sul 2-4, c'è stata comunque la forza di andare a trovare il gol con Coralli, poi annullato per offside. La nota positiva deve essere comunque questa.

 

TROPPO PRESUNTUOSI o E' LA FILOSOFIA DI KAREL? - Nel post-gara, mister Zeman ha parlato "di squadra poco umile". Affrontare il Matera a viso apertissimo, con lo stesso atteggiamento delle prime nove, che peraltro ha portato a consensi quasi unanimi dei tifosi, a posteriori potrebbe non essere considerata una scelta saggia. La questione di fondo è una: presunzione o filosofia intrinseca data alla squadra dal tecnico?

 

TESTA AL CICLO "ALLA PORTATA" - Dopo le prime dieci da brividi, dove l'unica grande non ancora incrociata è il Foggia, la Reggina ha un calendario "alla portata", con tanti scontri diretti in cui servirà dimenticare i tanti errori di questa sera e riprendere un cammino interrotto al 91' di Casertana-Reggina. Già domenica è una verifica molto importante, sul campo di una Vibonese che naviga all'ultima piazza.