REGGINA, ECCO LA RIVOLUZIONE - Ecco Agenore Maurizi: dagli allori nel calcio a 5, alla dura realtà del calcio a 11

La storia di Agenore Maurizi è del tutto atipica e particolare.

Dapprima calciatore nelle categorie inferiori (sparute presenze nel Tivoli e nell'Atletico Catania), poi una consistente puntata nel calcio a 5, dove riesce a conquistare il massimo campionato italiano e persino la maglia azzurra.

Dopo il ritiro dall'attività agonistica, Maurizi intraprende quella di tecnico, sempre nel mondo del futsal. Ed è una carriera scintillante, visto che nel palmares ci sono due scudetti e due Coppa Italia con la Lazio e il Genzano. Maurizi allenerà sia la versione calcettistica biancoceleste, come anche "l'altra sponda", la Roma Futsal e la BNL Roma.

Ma evidentemente il mondo del calcio a 5 sta stretto a Maurizi, oggi 52enne, che nel 2006 decide di buttarsi a capofitto nel mondo del calcio a 11, forse con la voglia di ripercorrere lo stesso cursus honorum. Ma si rivelerà, almeno sino ad oggi, una scelta poco produttiva.

Dapprima allena i giovani della Rappresentativa di D, poi, nell'ordine, Massese, Scafatese, Cavese, Pergocrema, Viareggio, Treviso, Paganese, Ischia e Lupa Roma in due battute. Risultati? La salvezza, soffertissima, ai playout con l'Ischia nella stagione 2014-2015, il decimo posto con la Scafatese nella ex serie C2 del 2009, la salvezza miracolosa con il Pergocrema dei giovanotti nel 2011 e, pensate un pò, ben sette esoneri, tutti arrivati ad inizio dei vari campionati. Con la Lupa Roma due esoneri da record della tragicommedia. Nel 2015, viene chiamato a novembre e a fine dicembre è già a casa, a metà ottobre 2016 sostituisce Di Michele sulla panchina dei laziali e ad inizio novembre è già esonerato.

Di lui si dice sappia lavorare molto bene con i giovani, è molto attivo nel mondo dei social (ha anche una Pagina Ufficiale dove espone tutti i suoi pensieri sul mondo del calcio) e avrà una sorta di "capo" anagraficamente molto più piccolo di lui, tale Salvatore Basile, ex calciatore 34enne, con il quale ha condiviso l'esperienza ad Ischia: chi "imporrà" e prenderà i calciatori?

Qualche mese fa si era candidato a guidare la Nazionale Italiana di futsal, visto l'avvento alla guida della Divisione calcio a 5 del nuovo presidente Montemurro, ma evidentemente in quel caso la sua candidatura è caduta nel vuoto.

Avrà un compito molto difficile alla Reggina, quello di migliorare il 13esimo posto ritenuto (per bocca dei vertici societari), "storico e fondamentale, più dello spareggio per la B nel 1988". Stavolta non si tratterà di salvare il Pergocrema, ma una realtà, con il massimo rispetto per la defunta formazione lombarda, molto più grande, importante, blasonata ed esigente. Il campo dirà...