REGGINA-AVERSA NORMANNA – Agonia infinita

02.11.2014 17:10 di Antonio Laface   vedi letture
REGGINA-AVERSA NORMANNA – Agonia infinita
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Siamo alle solite, la Reggina di Cozza non riesce a spuntarla nemmeno tra le mura amiche al cospetto dell’ultima in classifica.
Il match odierno evidenzia ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, le problematiche che stanno caratterizzando la squadra amaranto dall’inizio di questa stagione.
Il ruolino di marcia è a dir poco inquietante, e la lotta per mantenere la categoria rischia di complicarsi sempre più a causa di banali errori, sia in fase difensiva che in fase offensiva.
 

COZZA CONFERMA IL 4-3-3 – Il tecnico amaranto torna sui suoi passi dopo la breve parentesi nel match infrasettimanale di Coppa Italia contro il Cosenza.
Nessuna sorpresa nell’undici iniziale con il greco Karagounis sull’out sinistro dopo il recupero dall’infortunio del San Vito; confermato in blocco sia il centrocampo con i soliti Rizzo, Armellino e Dall’Oglio, e l’attacco con il tridente composto da Louzada, Insigne e Masini.
In panchina oltre al solito Viola, voglioso di riscattare gli errori sotto porta di Cosenza, vi è il rientrante Di Michele, completamente recuperato dopo l'operazione al menisco che lo aveva tenuto fuori dai campi di gioco per più di un mese.
 

PRIMO TEMPO – Le prime fasi di gioco fanno ben sperare e la Reggina prova a rendersi pericolosa già al 5’ su un calcio piazzato in cui Dall’Oglio pesca in area il liberissimo Insigne che di sinistro esalta i riflessi di Forte.

Al 15’ è una discesa di Karagounis a creare scompiglio per la retroguardia campana, dove, sul susseguente cross del greco, è ancora Insigne a provarci al volo di sinistro, costringendo la difesa granata agli straordinari.

E’ solo il preludio al gol, che arriva tre minuti dopo con il solito schema di marca reggina: Rizzo vede e lancia il veloce Louzada, bravo a controllare in corsa e a depositare in rete la palla del momentaneo vantaggio amaranto, firmando la sua seconda marcatura tra i professionisti (la seconda consecutiva in casa).

La Reggina prova a raddoppiare pochi minuti dopo con un’azione orchestrata dal tandem Masini-Louzada, il tiro a giro dal limite del brasiliano però, finisce altro sopra la traversa.

I padroni di casa calano di ritmo e come nelle precedenti gare, gli avversari trovano il gol grazie alla dormita generale della difesa amaranto, rea di farsi infilare troppo facilmente da Balzano e Cicirelli sul cui tiro Kovacsik respinge corto e consente al solito De Vena di siglare il pari al 34’.

Il primo tempo, senza ulteriori occasioni, và così in archivio caratterizzato dai fischi di protesta di tutto lo stadio.
 

SECONDO TEMPO - Cozza lascia negli spogliatoi un abulico Masini per far posto al rientrante Di Michele.

Gli amaranto ricercano timidamente la via della rete, rischiando di capitolare in più occasioni a causa di vari contropiedi (mal orchestrati) dell’Aversa Normanna.

Il pubblico spazientito mette in apprensione gli amaranto e Cozza visibilmente nervoso, viene espulso dall’arbitro Proietti al 56’ per proteste reiterate.

Il pari sta stretto agli amaranto che, al 26’ della ripresa provano a correre ai ripari: fuori un impalpabile Dall’Oglio al posto dello scalpitante Alessio Viola che, appena dopo 2’ dalla sua entrata sbaglia clamorosamente a due metri dalla porta il gol del possibile vantaggio.

Ancor prima era stato Di Lorenzo a sprecare per ben due volte la palla del possibile 2-1, calciando malamente a tu per tu con Forte.

Come se non bastasse anche Di Michele getta al vento la palla della vittoria a due minuti dal termine, scegliendo di passare inspiegabilmente il pallone al centro dell'area nonostante la sua posizione ottimale per battere a rete.

La partita si conclude con un gol annullato ad Armellino per una posizione di fuorigioco, con il Granillo in rivolta ad evidenziare il proprio dissenso a calciatori e dirigenza. 
 

COMMENTO FINALE – La Reggina non riesce a fare bottino pieno nemmeno contro l’Aversa Normanna, fanalino di coda del girone. La squadra, incapace di imporre la propria superiorità, appare psicologicamente debole ed i soliti errori difensivi alla prima occasione buona per gli avversari ed il poco cinismo in fase realizzativa sono ormai diventati un marchio di fabbrica per gli amaranto.

I fischi del Granillo all’intervallo ed a fine partita, rendono il giusto merito ad una squadra ormai allo sbando.