REGGINA - Al traguardo insieme, iniziando da sabato: la società colga l'assist

30.03.2014 09:00 di  Antonio Paviglianiti  Twitter:    vedi letture
REGGINA - Al traguardo insieme, iniziando da sabato: la società colga l'assist
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© foto di Federico Gaetano

Dieci curve al traguardo. Se la Reggina lo taglierà con un sorriso, lo prolungherà con suspence o lo staccherà con lacrime amare, non lo sappiamo. Si è nel cuore della danza, nel momento topico della trepidazione. Le unghie delle mani, ogni sabato sera, fanno male: l'ansia durante le partite è a livelli inverosimili. Perché, oggi, non ci si gioca una categoria, ci si gioca l'esistenza di una realtà positiva come può esser quella calcistica in una città martoriata da continui problemi socio-politici.

E poi, diciamocelo chiaramente, a chi piacerebbe morire quando si soffiano le cento candeline? A nessuno, perché questo traguardo deve restare vivo nella memoria con sfumature positive, perché dev'essere un ricordo da raccontare a figli e nipotini. Che mica tutte le realtà calcistiche d'Italia, questo traguardo, l'hanno tagliato. Dev'essere un vanto poter dire: "Festeggio cento anni". Ma lo dev'essere ricordandolo con piacere perché oggi non vediamo l'ora di dimenticare quest'annata ma, magari, tra qualche anno, sfogliando il solo almanacco, può restare impresso come l'anno di una rimonta insperata.

Per realizzarla, tutti insieme, indistintamente, ci si gioca l'ultimo vero match-ball: Reggina-Latina, un intreccio di storie bellissime. Tra amaranto e pontini, non è una partita come le altre. Al Granillo, questa sfida, manca da decenni. E il pubblico amaranto, lo zoccolo duro della tifoseria, non vedrà l'ora di riabbracciare i fratelli nerazzurri.

Clima disteso, dunque, sabato pomeriggio. Nessun pericolo restrinzione per ordine pubblico. E allora serviamo l'assist alla società, come fatto ieri pomeriggio da Sbaffo con Di Michele: domattina, senza perder un solo giorno, al via con la promozione biglietti. Un campionato passa da sabato e, questa volta, non si può più sbagliare. La squadra ha bisogno di un sostegno che gli consenta di arrivare dove non ce la fa con polmoni e cuore, proprio come ieri pomeriggio: sessanta minuti di grande intensità, poi le gambe pesanti e le idee confuse.

L'altra storia che rappresenta Reggina-Latina è quella legata alla figura di Roberto Breda. Criticato aspramente quando sedeva sulla panchina amaranto, lanciato (come da lui stesso dichiarato, ndr.) dal presidente Foti nel calcio professionistico, arriverà in riva allo Stretto con il suo Latina per alimentare il sogno serie A. Un sogno che, per lui e per gli amici pontini, speriamo si possa anche realizzare ma a partire da sabato 11 aprile.

Non il 5, il 5 aprile il cielo dev'essere amaranto. Adesso o mai più.