PESCARA-REGGINA 2-2 - La Reggina muore e risorge con grande cuore

29.03.2014 19:00 di Antonio Paviglianiti Twitter:    vedi letture
PESCARA-REGGINA 2-2 - La Reggina muore e risorge con grande cuore
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Oh, finalmente! Abbiamo ritrovato la Reggina che ci ha fatto tornare a sperare nei primi mesi del 2014, quella squadra sbarazzina, attenta tatticamente e accorta in fase difensiva. Gagliardi e Zanin sono passati dalla colonnina a far rifornimento e la squadra ne beneficia. Sulla prima di undici finalissime la Reggina porta a casa un punto ma ritrova quella fiducia smarrita nell'ultimo mese.

LE FORMAZIONI - Nessuna particolare sorpresa nello scacchiere di Cosmi che, all'Adriatico, si gioca una fetta di lotta playoff. Belardi sostituisce il claudicante Pelizzoli, in mezzo al campo non v'è Rizzo ma Zuparic che fa coppia con Brugman. In attacco Caprari vince il ballottagio con Cutolo. La Reggina, invece, s'affida a un centrocampo dinamico con Dall'Oglio davanti la difesa e Barillà e Sbaffo mezzala. Frascatore terzino sinistro, mentre Lucioni ritrova posto al centro.

PESCARA CINICO... - La Reggina parte forte sfruttando le praterie tra i reparti del Pescara. La squadra di Gagliardi e Zanin non sembra quella timorosa vista contro Empoli e Modena, anzi, appare pienamente rinvigorita. L'idea di schierare Barillà in posizione mediana paga: il calciatore di Catona è il più pericoloso dei suoi in avvio, sfiorando il gol con un inserimento senza palla. Peccato, però, che i piedi non siano eccelsi e, qualche minuto dopo, sbagli un lancio utile per il contropiede di Barillà. Il Pescara non sembra essere in partita e il pubblico mugugna; la Reggina, quando sembra poter passare, subisce il vantaggio biancazzurro. Al 21' Sforzini vince un rimpallo con Lucioni e la sfera giunge a Brugman, lasciato un po' troppo libero dal centrocampo amaranto: il calciatore uruguaiano prende la mira e trova l'angolino che bacia il palo. Pigliacelli può solo guardare, Reggina sotto immeritatamente.

...SBAFFO-DI MICHELE DISEGNANO - E adesso? Il contraccolpo psicologico è quasi leggittimo aspettarselo, vista anche la situazione precaria degli amaranto. Ma quando i tuoi giocatori migliori sembrano ispirati, nulla è perso. E, così, dopo neanche 120'', la Reggina mette i conti apposto. Sbaffo dai trenta metri illumina la scena innescando Di Michele: il capitano amaranto dà un'occhiata alla sfera e non la fa andar giù; in spaccata, il numero 10, beffa Belardi che può raccogliere la palla dentro al sacco. La Reggina torna a sperare dopo aver rischiato di morire. Il Pescara, allora, prova a riportarsi in vantaggio ma, nella prima frazione, l'unico vero pericolo arriva dai piedi di Ragusa, entrato al posto dell'infortunato Rossi: su cross di Balzano la sfera termina a lato.

IL COPIONE SI RIPETE - A inizio ripresa la Reggina torna a essere brillante come nei 20' del primo tempo, richiudendo il Pescara nella propria metacampo e provandoci con Di Michele e Dumitru ma senza successo. Belardi è attento e sventa i pericoli con esperienza. Il Pescara non sembra in campo ma, si sa, è un attimo per sovvertire le sorti di una partita. Al 57' Brugman, il migliore dei suoi, serve Balzano che da buonissima posizione non beffa Pigliacelli. Il portiere amaranto esce tempestivamente e sventa la minaccia. Dieci minuti dopo è Ragusa a sfiorare il gol: cross dalla sinistra, Ragusa in spaccata colpisce a colpo sicuro ma coglie il palo esterno. La Reggina fatica, Gagliardi corre ai ripari: fuori  Sbaffo, stanco, dentro Fischnaller che, inizialmente, va in appoggio di Di Michele. Il Pescara risponde con l'ingresso di Cutolo.

I cambi non comportano gli effetti sperati fino all'85' quando il terrore piazzati riaffora nella mente dei tifosi di fede amaranto: da un angolo abruzzese Pigliacelli respinge con i pugni; la sfera termina sui piedi di Balzano che mette in mezzo: sulla traiettoria interviene Bocchetti che la sporca chiamando fuori causa la difesa amaranto e consentendo, invece, a Mascara di ritrovarsi la palla del 2-1. Il Pescara passa e la Reggina sembra morta.

Ma, anche in questo caso, il copione si ripete: la Reggina si riversa in attacco e conquista una punizione dalla trequarti con Fischnaller. Sulla sfera va Dall'Oglio che mette in mezzo un pallone invitante, sfruttando anche una difesa abruzzese non irreprensibile: sul pallone si avventa Fischnaller che di testa fa 2-2 e rimette in carreggiata la Reggina.

Amaranto che, in pieno recupero, vivono di sussulti: prima rischiano di passare con Di Michele che, da buona posizione, preferisce calciare morbidamente piuttosto che di potenza. Negli ultimi 60'', però, è il Pescara a recriminare con un gol divorato da Cutolo: da dentro l'area piccola, l'ex Padova, calcia malamente graziando la Reggina.

Finisce qui, un punto per gli amaranto che adesso si proiettano alla sfida con il Latina: bisogna ripartire dalla determinazione e dall'atteggiamento tattico odierno. Si onorerà un gemellaggio storico, tra pontini e tifosi amaranto. Sarà una giornata di festa sugli spalti, sperando che al triplice fischio la Reggina possa festeggiare una vittoria fondamentale.