PADOVA-REGGINA 2-2 - Botta e risposta all'Euganeo: un punticino per non rendere vana la speranza

13.04.2014 15:42 di Giovanni Cimino Twitter:    vedi letture
PADOVA-REGGINA 2-2 - Botta e risposta all'Euganeo: un punticino per non rendere vana la speranza
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quanto possa servire il punticino raccolto a Padova, oggi è difficile dirlo. O meglio: oggettivamente, serve a poco. Serve a riscattare l'opaca prova contro il Latina, serve a elogiare la reazione della squadra, ancora una volta positiva in trasferta. Già giovedì sera, verso le 22.30, si saprà se il pareggio dell'Euganeo è inutile o foriero di risorse.

Il 2-2 è comunque un risultato giusto, frutto di una gara aspra, che la Reggina ha giocato senza grosse pressioni mentali e senza lanciarsi in modo dissennato tutta all'attacco. Il Novara, nonostante il momento delicato, resta lontana nove punti e il Cittadella è distante cinque lunghezze: Palermo è un altro crocevia, non bisogna finire fuori strada, pur con tutte le difficoltà del caso.

 

LE SCELTE DI FORMAZIONE - Zanin e Gagliardi cambiano la Reggina, a partire dalla difesa, con Ipsa in panchina, Adejo al centro e Maicon terzino. Tornano dal primo minuto Dall'Oglio e Pambou, mentre c'è Fischnaller in luogo di Dumitru.

Nel Padova, solo panchina per Ceccarelli, Moretti e Vantaggiato, largo a Osuji, Cuffa e Melchiorri.

 

PRIMO TEMPO - Il Padova tira le fila del gioco, la Reggina prova a contenere. Al 5', il primo squillo è degli ospiti, con una battuta da fuori di Strasser, pallone sopra la traversa. La risposta del Padova arriva al 12', sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pasquato, i vari blocchi in area ingannano Adejo, che si perde Rocchi, che all'interno dei 16 metri va alla conclusione al volo, primo grande intervento di Pigliacelli, che evita il vantaggio biancoscudato.

La Reggina prova ad aggiustarsi in campo. Inizialmente, i giocatori sembrano fuori posizione, poi con qualche ruolo invertito, sopratutto in mezzo, si sistemano con il 4-3-2-1. Al 18', altra opportunità per i padroni di casa: verticalizzazione di Pasquato, Rocchi attira su di sè due difensori calabresi, palla per Melchiorri che pesca ancora una volta in castagna la mal piazzata retroguardia amaranto, botta del numero 16 che però spreca mandando sopra la traversa.

 

IL GOL DEL PADOVA, LA RISPOSTA AMARANTO - Al 27', arriva la segnatura del Padova. Splendida finta di uno scatenato Melchiorri su Lucioni, l'attaccante veneto va via sull'out destro padovano e mette in ulteriore difficoltà l'approssimantiva retroguardia calabrese, palla in mezzo per il solissimo Improta, che insacca di piattone, 1-0 Padova.

Dopo una opportunità mancata per Lucioni, anticipato di testa da un difensore sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, al 37' arriva il pareggio, su calcio di rigore, concesso per un evidente fallo di Malchiorri su Lucioni. Nonostante le proteste dei padroni di casa, Di Michele va dal dischetto e batte senza scampo Mazzoni, 1-1 tra il nervosismo immotivato dei giocatori veneti.

Prima della chiusura della prima frazione, ancora un'ingenuità della difesa della Reggina, Rocchi serve il solito Melchiorri, che conclude e trova l'ottima risposta di un super Pigliacelli. Il primo tempo finisce tra le proteste del pubblico e dei giocatori di casa per la direzione di gara di Pinzani.

 

SECONDO TEMPO - In avvio di ripresa, la gara vive in equilibrio. La Reggina sembra in grado di poter rendere difficile la vita alla difesa padovana (che perde Kelic per un problema fisico). Al 52', grande azione tutta di prima sull'asse Strasser-Sbaffo-Di Michele-Barillà, poi l'esterno di Catona viene chiuso in corner. Al 55', il Padova ha un'altra grande chance per passare avanti, ancora con l'immarcabile Melchiorri: il numero 16 biancorosso va via a Lucioni in dribbling e da posizione defilata conclude in diagonale, palla di poco sopra la traversa.

 

IL NUOVO VANTAGGIO PADOVA - Dopo una conclusione "telefonata" di Barillà dal limite dell'area al minuto 61, sessanta secondi dopo passa avanti il Padova. Tutto nasce da un rinvio lungo della difesa, Adejo a contrasto con Melchiorri, perde l'equilibrio e con un colpo di testa smarca in area Rocchi, che non può far altro che battere Pigliacelli, 2-1 Padova.

Sembra il gol che può decidere la contesa, nato sull'ennesimo pasticcio di una difesa distratta come sempre. Zanin e Gagliardi inseriscono subito Gerardi per Strasser, poi sarà la volta di Dumitru per un esausto Fischnaller.

 

IL PAREGGIO DI ADEJO - E' il minuto 77, quando Di Michele s'incunea sull'out destro dell'area del Padova. Il numero 10 tenta quasi un'azione di sfondamento, venendo solo rallentato nell'area piccola da Mazzoni, la sfera balla pericolosamente davanti alla linea di porta e in mezzo ad una selva impressionante di gambe, nessun amaranto riesce nella deviazione decisiva: alla fine, su una palla parzialmente allontanata dai difensori di Serena, irrompe Adejo che sbatte la palla dentro la rete e la Reggina riacciuffa il pareggio: terza rete tra i Prof per il difensore nigeriano, seconda al Padova, dopo quella messa a segno nel confronto in Veneto della scorsa stagione.

 

DI MICHELE INCREDULO PER IL CAMBIO, LA TRAVERSA DI VANTAGGIATO E IL ROSSO A PAMBOU - Il finale è convulso. La Reggina sembra voler e poter osare alla ricerca del gol della vittoria, ma la panchina richiama un incredulo Di Michele, facendo spazio a Bochniewicz, per riequilibrare una squadra votata all'attacco: il capitano non gradisce e scaglia la fascia a terra. All'87', Dall'Oglio prova a mettere in difficoltà Mazzoni, servito da Dumitru al limite, ma il suo tiro a giro termina a lato. Un minuto dopo, il Padova, stanchissimo e alle corde, ha un sussulto che per poco non la riporta avanti: da due passi, Vantaggiato ha la palla buona, che però scaglia sulla traversa, la sfera diventa nuovamente giocabile, ma prima Pigliacelli respinge un tentativo sporco da fuori di Iori e poi Adejo è lesto a chiudere su Rocchi. Al 90', fallo non troppo cattivo di Pambou (oggetto, per tutta la gara, di buuu dei tifosi di casa) su Iori, con il francese che ruba palla al mediano veneto: Pinzani capovolge la realtà e estrae addirittura il cartellino rosso! Reggina in dieci, ma il Padova non ne ha più e alla fine Rocchi ringhia in faccia al poco convinto arbitro Pinzani, che estrae solo il giallo all'indirizzo del bomber ex Lazio e Inter. Finisce qui, la girandola di emozioni dell'Euganeo si condensa in un punto a testa, che forse servirà a ben poco.

 

COMMENTO - Sarà un punto utile, se la Reggina avrà l'opportunità di giocarsi tutto contro il Cittadella: questo vorrà dire che a Palermo gli amaranto sono usciti indenni. Senza un risultato positivo contro la capolista, sarà difficile approntare discorsi di salvezza. Si è comunque vista una Reggina viva, ancora una volta meglio in trasferta che in casa, una Reggina che può ancora crederci, a patto di sbagliare pochissimo, praticamente nulla, nelle restanti sfide di campionato. L'impresa è oggettivamente ai limiti del possibile, ma ogni minima percentuale di possibilità, deve essere coltivata e fatta accrescere: senza decisioni cervellotiche della panchina e senza i soliti passaggi a vuoto della difesa (anche oggi Pigliacelli ha dovuto fare gli straordinari), forse gli ultimi weekend di campionato vedranno la Reggina spettatrice coinvolta nella lotta alla permanenza.