LA SALVEZZA DELLA RIVINCITA

01.05.2017 22:40 di  Giovanni Cimino  Twitter:    vedi letture
LA SALVEZZA DELLA RIVINCITA
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

La salvezza della Reggina è una sorta di liberazione catartica da una stagione inusitatamente condita da veleni, insulti, frasi fuori luogo, che spesso e volentieri ha creato amarezza all'interno della società amaranto e della squadra. Doveva essere una sorta di festa unitaria, ma a tratti la sgradevolezza ha superato la gioia di vivere quello che resta pur sempre uno sport e non un ring dove dire, fare e agire come meglio si crede (s'intende, per alcuni, sempre in maniera negativa)..

Ma alla fine ce l'hanno fatta, ce l'ha fatta la Reggina, quella vera naturalmente (mica quella che addirittura qualcuno, sino a qualche giorno fa, considerava un surrogato, non dimentichiamoci di nulla....), ce l'ha fatta un gruppo di lavoro contestato alla prima avversità, in maniera volutamente distruttiva. Non solo non l'hanno distrutta, ma in un certo senso l'hanno unita e rafforzata.

E' una gustosissima rivincita della società, del presidente Praticò e della sua famiglia, instancabilmente a protezione della loro creatura, anche nei momenti maledetti della stagione, e, ricordiamoci, quante parole e quante becere considerazioni hanno dovuto subire, o magari anche "ma se c'era Cosentino" o "se c'era Mariotto" (massimo rispetto per Cosentino e Mariotto, ndr). Mimmo Praticò ha dato una grossa lezione alla città: con la politica dei fatti si arriva lì dove la politica delle parole non può mai arrivare. Mentre altri parlavano, reclamavano, si facevano leoni da tastiera e sindacavano su tutto e tutti (pure sulle virgole dei comunicati, pensate un pò!), lui si è messo con volontà, sacrificio, passione e quel tanto di "spirito civico" utile ad onorare la propria terra e la propria città. Sopratutto, ha aperto il suo portafoglio e ha ripreso in mano quella storia della Reggina affossata definitivamente nel luglio 2015. Capolavoro.

E' la rivincita di Martino, al quale non si potrà più addebitare la solita accusa per denigrarlo "si, ma a Barletta ha fallito". Tecnicamente ha fatto errori, ma anche colpi mica male, perché i Botta, i Coralli, i Bangu, i De Francesco, non li ha presi mica lo Spirito Santo. Che poi abbia potuto fare errori in altre situazioni, questo ci sta nell'ambito di chi opera "sul campo".

E' la rivincita di Zeman, che ha ripreso in mano il filo del discorso con tanti piccoli accorgimenti tecnico-tattici e lo ha fatto nel silenzio e nella costanza. La squadra (buona) l'ha fatta Martino, Zeman in qualche modo ha portato a casa il risultato. Spesso e volentieri si sono date tutte le colpe tecniche all'allenatore e i meriti delle vittorie ad altri: si dia atto anche a lui del raggiungimento del risultato.

In altri tempi ci saremmo spellati le mani verso questo o quel dirigente, per il fatto che Zeman non è stato esonerato quando le cose volgevano al peggio. L'esonero non sarebbe stata la cosa più scandalosa, ma si dia atto alla società e al dg, che non esonerare Zeman si è rivelato alla fine la mossa giusta.

E' la rivincita della squadra, per qualche frangente della stagione descritta come una banda del buco e poi finalmente accertato il suo valore qualitativo e morale nella splendida parte finale del torneo. Per dirla alla Cucinotti "Un saluto ai rosiconi".

E' la rivincita di tutti quei tifosi che hanno sempre partecipato alla vita della squadra, non per il semplice fatto dell'aver acquistato abbonamenti e biglietti, ma perché ci hanno sempre creduto e amano la Reggina, anche con le critiche, ovviamente quelle capaci di dare un contributo alla causa comune. E sono la maggioranza silenziosa, quella che pesa e che ci offre la sponda per continuare a operare con TuttoReggina.com. Con un plauso particolare a quei 15-20 sempre presenti in tutte le trasferte, sia si trattasse di Andria, che di Fondi, che di Taranto, che di Vibo: STUPENDI!

E' la salvezza della rivincita, è la salvezza della Reggina. Ma vale la pena pensare già al domani, esattamente a lunedì prossimo, quando la stagione agonistica chiuderà ufficialmente i battenti e quando sarà obbligatorio pensare a quello che verrà. E il lavoro non mancherà, ma con il cuore mostrato da questa Reggina, dalle stanze dei bottoni al campo, continuare questo nuovo ciclo iniziato ad agosto 2015 può  regalare a Reggio Calabria un'altra bella storia da raccontare.