AVELLINO - Rastelli il "mago" dei Lupi

Tra le principali novità espresse dal campionato di serie B 2013-2014, c'è sicuramente anche l'Avellino di Massimo Rastelli. L'ex attaccante della Reggina, con una squadra che oggettivamente non si presentava tra le più competitive della cadetteria, ha macinato gioco e punti, sorprendendo gli addetti ai lavori.

L'ascesa di Rastelli e dei Lupi irpini, che forse non arriveranno ai playoff ma che certamente si meritano più di un encomio, dimostra che nel calcio non contano solo i nomi, ma anche la programmazione, l'oculata gestione e l'unione d'intenti tra le parti.

Tanto del merito, è chiaro, va proprio a Rastelli, che ha proposto un gioco tra i migliori della B. 3-5-2, calcio veloce, fatto di possesso palla, ma sopratutto di grandissima aggressività. Sarebbe quasi blasfemo paragonare i verdi alla Juve di Conte, ma la strada è quella, il modello è quello.

L'Avellino è quello che si dice un progetto. Dopo l'onta del fallimento, dopo le retrocessioni in serie dalla B alla C, dopo la rifondazione di una società credibile, dal 2009 al 2013, i Lupi hanno ottenuto tre promozioni e oggi mirano a qualcosa d'impensabile, i playoff per la promozione in serie A.

Il tormentone estivo riguarderà il futuro di Rastelli, a nostro avviso destinato ad una carriera importante e meritevole di una chance di livello. a meno che l'Avellino non voglia puntare ancora più in alto, in Irpinia i sogni, il passato insegna, non hanno limiti.