REGGIO CALABRIA - Il bilancio dopo la stagione regolare: voto positivo, con il retrogusto amaro di un primo posto divenuto subito miraggio

09.05.2016 16:58 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
REGGIO CALABRIA - Il bilancio dopo la stagione regolare: voto positivo, con il retrogusto amaro di un primo posto divenuto subito miraggio
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Obiettivo raggiunto. I playoff tanto desiderati, sono finalmente realtà. La Reggio Calabria chiude sostanzialmente bene un campionato iniziato come tutti sappiamo, ma che non ha centrato l'obiettivo logico per questa piazza, il primo.

Sulla carta, Siracusa e Cavese sono indubbiamente più forti di una Reggio Calabria che avrebbe potuto anche giocarsi la prima piazza.

Alla squadra di Cozza è dapprima mancata la quadratura, con tante scelte fatte e poi rinnegate e in principio in molti tra dirigenti e addetti ai lavori, ci hanno capito ben poco di questa categoria, sia in sede di mercato che nella scelta degli Under.

Ricordiamo che dopo 10 giornate circa, questa squadra era penultima e ricordiamo che durante lo scorso mercato invernale, Cozza ha avuto ben tre titolari in meno, Mautone, Riva e Arena, comunque calciatori di una certa qualità per la quarta serie, al di là del loro rendimento durante i quattro mesi in riva allo Stretto.

Eppure, favoriti anche da un andamento abbastanza lento delle battistrada, c'era la reale possibilità di rientrare nella corsa al primo posto, ma i pari interni con Noto e Due Torri e quello sul campo della Sarnese, a cavallo tra dicembre e gennaio, hanno spento qualsiasi velleità. Un demerito non di poco conto quello di aver alzato bandiera bianca già ai primi turni del girone di ritorno.

Peccato aver fatto tardi certe scelte, in primis quella del portiere, relegando spesso e volentieri Licastro in panchina, a vantaggio dell'esordiente Ventrella che, lo sottolineiamo, ha discrete qualità purtroppo nascoste dai tanti errori commessi quando è stato schierato tra i titoli.

In certi frangenti è mancato l'attacco, forse non completamente funzionale alla causa. In estate si era puntato su Crocetti, salvo divorziare dopo qualche giorno per questioni economiche, il sostituto Tiboni ha poi trascorso più tempo nell'infermeria che in campo, facendo comunque vedere voglia e regalando gol nella parte finale del torneo. Deludente il rendimento di Zampaglione, spesso e volentieri relegato in panchina, ma quasi mai utilizzato da Cozza in base alle sue caratteristiche. Un pò tardiva la fiducia ai due '96 Bramucci e De Marco, che hanno doti da spendere, oltre al ricorso di qualche giovane della Juniores.

La difesa è stata raffazzonata in fretta e furia e alla fine De Bode e Corso hanno provato a blindarla. Ma quante giravolte di mercato sono state effettuate sulla retroguardia. Passando in rassegna i nomi transitati a Reggio dal 4 agosto in poi, ci sarebbe da mettersi le mani ai capelli. Addirittura si era partiti con la coppia D'Angelo-Corso, poi con quella De Bode-Mautone, mentre prima avevano indossato l'amaranto i vari Petti, Pupeschi, Benci e Terracciano, tutti specialisti bocciati dallo staff tecnico.

Quanto tempo prezioso, allora, si è perso per trovare una quadratura e quanti punti si sono persi per strada per un caos poi divenuto rassegnazione nella parte finale della stagione, quando il raggiungimento dei playoff ha comunque dato un senso a questa annata.

Il voto non può che essere positivo, non eccellente, con la speranza che qualora sia ancora la D la categoria e qualora ci siano i presupposti per costruire una squadra capace di duellare per il primo posto, non si ripetano errori e vizi di questa prima stagione di attività della nuova società, che ha un grande merito, quello di aver proseguito la storia della Reggina: non è poco, ma certamente bisogna onorarla.