REGGIO CAL, E' CRISI - Limiti e scelte sbagliate: non può essere Cozza il solo colpevole

12.10.2015 14:20 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
REGGIO CAL, E' CRISI - Limiti e scelte sbagliate: non può essere Cozza il solo colpevole
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Una partita che, in sede di presentazione, abbiamo definito da tre punti d'obbligo.

Contro un Rende annientato dalle assenze (basti solo pensare che Trocini in panchina aveva solo Under), la Reggio Cal è stata capace di perdere. 

Errori difensivi, nullità offensiva, poco peso in mezzo, se questa doveva essere la squadra che quasi quasi ammazzava il campionato, è abbastanza chiaro che ci deve essere stato qualche errore di valutazione.

I motivi di questa clamorosa e fragorosa debacle, sono sia tecnici che gestionali. Tecnici perché ad oggi, forse con il senno di poi, continuiamo a dire che questa squadra è costruita male. Gli Under zoppicano, a parte qualche eccezione, l'attacco non rende e sopratutto non segna, la difesa traballa, il centrocampo non offre alcun tipo di apporto. I giocatori presi per i ruoli chiave, stanno per lo più deludendo. Ciccio Cozza ha chiaramente le sue responsabilità, ma è ingeneroso prendersa solo e soltanto con lui, ma è pur vero che il tecnico sin qui ha inciso pochissimo, anzi si è ricacciato in tantissimi errori della scorsa stagione, quando si incartò tra dichiarazioni e scelte sbagliate.

Continuiamo a dubitare che Cozza sia la migliore scelta per questa panchina, così come è abbastanza che chiaro che molti dirigenti della nuova Reggio Cal, stiano facendo apprendistato della D: avere un curriculum un pizzico migliore di qualche altro tecnico, non garantisce immunità perpetua o appoggio incondizionato a questa scelta, vero presidente Praticò? A nostro avviso, e lo abbiamo sempre scritto, prendere un altro tecnico rispetto a Cozza (i nomi sono quelli di Giacomo Tedesco e Francesco Ferraro), avrebbe fatto di vedere di occhi diverso questa nuova avventura calcistica. La scelta di Cozza, a maggior ragione che oggi le cose non girano, offre il fianco a mille illazioni e a dicerie difficilmente smentibili, rendendo chiara l'intenzione di voler tagliare tutti i ponti con il passato chiamato Reggina.

Insomma, con 10 punti di distacco dalla Cavese, un'eternità difficilmente colmabile, sarebbe l'ora di viaggiare bassissimo, nelle dichiarazioni e anche ricacciando dentro la spavalderia, pensando di essere solo una neonata società chiamata Reggio Calabria, piuttosto che una Centenaria ricca di gloria di nome Reggina.