REGGINA, IL PRESIDENTE PRATICO' SENZA FILTRI! - "Scelte, cambio di strategia, Zeman, Martino, Maurizi, gli sponsor e le polemiche: vi dico tutto"

14.06.2017 14:55 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
REGGINA, IL PRESIDENTE PRATICO' SENZA FILTRI! - "Scelte, cambio di strategia, Zeman, Martino, Maurizi, gli sponsor e le polemiche: vi dico tutto"
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© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com

Intervista a tutto campo del presidente Mimmo Praticò, che ai microfoni di Nino Nucera di Radio Gamma No Stop, che ha parlato su TUTTI i temi caldi in casa Reggina, soddisFando le tante curiosità dei tifosi e degli addetti ai lavori

"Non sono rimasto solo, ma ci sono con me quei soci che hanno deciso di darmi una mano fattiva nel lavoro giornaliero. Non sta succedendo nulla di particolare in casa Reggina, ma in base ai nostri ragionamenti, suggeriti e imposti da UEFA e Fifa, bisogna fare dei campionati rispettando il bilancio. Non abbiamo cambiato tutti e tutto, dovevamo scegliere l'allenatore perché si è deciso di sostituire Zeman, con il quale mi lega un gran rapporto e per il quale mi auguro che possa continuare a mietere successi maggiori rispetto l'ultima stagione. Prima di scegliere il nuovo tecnico, ho chiamato Zeman per comunicargli la nostra scelta. Ci siamo incontrati con lui, abbiamo parlato 15-20 minuti e non abbiamo parlato ne di futuro e ne di passato, solo un colloquio che tra due persone che si rispettano".

Sulla questione pareggio di bilancio: "Nelle regole delle Licenze Nazionali, ci sono delle norme, dei regolamenti e dei parametri che non si possono eludere, uno di questi è il pareggio di bilancio. Sia per questi motivi, ma anche per necessità, perchè non bisogna nascondersi, abbiamo preso tutte queste scelte. Poi vedremo se saranno state positive o meno. Nel nostro piccolo, con grande umiltà, stiamo provando a tornare grandi e conquistare nuovi successi. Questa squadra è della città e noi, con tutti i nostri limiti, cerchiamo di fare il meglio possibile".

Sulle scelte: "Abbiamo preso queste decisioni perché abbiamo stima di chi abbiamo scelto, se poi tra due mesi la nostra scelta si rivelerà sbagliata, prenderemo i provvedimenti del caso. Si sono fatte tante speculazioni e qualcuno risponderà a chi di dovere. Ho incontrato la prima volta il signor Basile il 31 gennaio e dopo di allora ho sentito pochissime altre volte il signor Basile. Mi son mosso con lui dal 2-3 giugno in poi, per capire se c'era la possibilità di collaborare. Avevo conosciuto il signor Maurizi qualche tempo fa, dopo di che recentemente l'ho chiamato per fare una chiacchierata e mi sono accertato con altri dei valori umani e morali della persona Maurizi. Se si rivelerà sbagliata questa scelta, allora si correggerà. Chi non corregge la propria idea è ottuso e prima o poi si spaccherà la testa. Anche il Chelsea ha dubbi sulla guida tecnica, il paragone è irreverente, ma anche le grandi squadre hanno dubbi dei risultati, nel senso che i risultati li determina il campo. Ivan Franceschini mi stava benissimo come persona e come tecnico in seconda, lo dico chiaramente: l'ho sempre apprezzato. Ma il tecnico mi ha comunicato che aveva un suo staff e io non posso rischiare di fare scelte che poi potrebbero nuocere. Ho fatto un sacrificio e ho preso un altro staff".

Sulla questione "dell'allontanamento" di qualche elemento reggino: "Con Ivan Franceschini ho parlato sino ad ieri di lavoro, se poi lui vuole fare cose diverse dalla nostra proposta, mi auguro possa arrivare in serie A. Il professor Carmelo Praticò è ancora con noi, ho apprezzato tanto il suo lavoro, è una persona seria, se si ha bisogno della sua opera di certo non lo manderemo via. L'anno scorso abbiamo delegato la parte tecnica e avevo estrema fiducia del delegato".

Telefono caldissimo: "In queste settimane abbiamo ricevuto migliaia di chiamate da parte di ds, allenatori e altro, che ci offrivano di tutto di più. Questa è anche la testimonianza che abbiamo lavorato bene e siamo seri, altrimenti non ci avrebbe chiamato nessuno".

Sulla questione societaria: "Dei vecchi soci, qualcuno ha deciso di starci ancora accanto senza problemi. Di altri ho ricevuto notizia che vorrebbero lasciare, ma se non ci sono motivi particolari, allora ognuno è libero di intraprendere la strada che meglio crede. Noi abbiamo cercato di tenere il comportamento corretto, pur con tutti i nostri limiti. Noi stiamo tenendo informato il CDA che ci aiuta nella gestione del club. Nuovo soci? Ci chiamano in tanti. Io offro la mia massima disponibilità, ci prendiamo un caffè, offro la facoltà di scelta, ma alla fine restano sull'uscio della porta.... Noi aspettiamo, io mi ritengo uno di passaggio, non ho fatto un contratto con qualcuno per restare a vita. Ovviamente io mi aspetto, insieme ai miei soci, che ci venga riconosciuto quello investito. Noi vogliamo che in questa città si faccia il miglior calcio possibile, se questo non basta allora che si trovi di meglio. Noi riteniamo di aver fatto sempre e solo fatti concreti".

Sul cambio di strategia: "Ritengo che la società debba dare gli indirizzi per come intenda muoversi e debba esserci un confronto continuo con chi collabora. Abbiamo ritenuto opportuno fosse arrivato questo momento e abbiamo deciso così".

Su Gabriele Martino: "Ci conosciamo e siamo amici da 60 anni. Nella vita può capitare che due persone vedono percorsi diversi. Con lui c'è un rapporto di cordialità e poi ci confronteremo e parleremo delle soluzioni migliori, migliorative per lui e per le società".

Su nuove iniziative: "Ho in mente di aprire a 360 gradi alla Provincia, ma ci stiamo lavorando su questo. Speriamo che le idee si trasformino in fatti".

Sulle voci "sponsor": "Se qualcuno nel mondo mi può dimostrare che il signor Maurizi ha dato soldi alla Reggina, io sono pronto a dimettermi tra un minuto. Ma lo devono dimostrare con i fatti, altrimenti è terrorismo che si fa verso i tifosi. Prima ho ricevuto una chiamata di un ex allenatore che mi proponeva un pacchetto completo, tra cui ds, allenatore e giocatori. Ma qui non c'è la gente di strada, c'è gente che vive del nostro lavoro e che prova a fare il meglio. Sono vergognose queste dicerie".

Sugli obiettivi della prossima stagione: "Il primo obiettivo è la salvezza, poi non mettiamo limiti alla provvidenza. Se l'anno scorso vincevamo due partite in più, magari si parlava di altro. Sul ritiro al Sant'Agata ci siamo documentati con esperti del settore e ci hanno detto che cambia poco con l'altura".